Tre inediti di Carla Viganò


I.
Si perde tanto con l’amore

Se ho visto rinunciare
All’uomo in amore per amore
Al proprio desiderio - la donna l’altra
È perché una bella cosa
Se negata da lacci corde e nodi
È come quando
Trattenendo il fiato
Ti senti dentro il mare che fa male

Ma cosa fa l’amore
Veleggia in mari calmi
E schiva l’orizzonte
Se tempestoso poi mette nelle reti
La sua fronte la mano
È un pescatore che guarda
Dalla barca il suo colore
La casa ferma le finestre illuminate

II.
è quella parsimonia di suoni
che a volte sembra disumana
eppure dà nuovo fascino
alle cose tutte
per apoteosi malinconica
delle parole non dette

 ma a chi si pensa quando non si parla?

digli che sei malata
ma non della mancanza
perché lo sai come sono
fragili i progetti
quali raggiri hanno con il cielo

III.
Le parole nelle tue mani

Ieri l’abitacolo dell’auto
è diventata l’alcova
Qualche colomba
tubava per i fatti suoi
piena di gioia
e anche le nuvole
entrate per sbaglio
in questo regno
stavano bene
Ci siamo incautamente
desiderati
a motore spento
in un parcheggio
Destino di città
privo di rose e foglie
In vivavoce
hai messo le parole
nelle tue mani
in una sottile ebrezza
Noi siamo quindi questo
una distanza insolente
a cielo aperto

Dice di sé l'autrice:

Sono nata a Milano dove vivo e ho ho conseguito la maturità artistica.
Da sempre interessata alle arti figurative mi sono avvicinata alla poesia rivolgendo un particolare interesse all’haiku nella ricerca 
della sintesi ancora mia costante.
Al mio attivo due raccolte di poesie: Soffio nelle crepe pubblicata per Terra d’ulivi nel 2016 e Ritocchi marginali per Lepisma Floema di Controluna nel 2019
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