Echi di Fedro - Terza fase - 08 - Federico Preziosi e Silvana Pasanisi
Foto di pubblico dominio di Patrick Tomasso trovata sul sito Unsplash |
fanne un atroce silenzio
e collima il mai detto
alle viscere del nostro presente:
l’indifferenza ha uno strano stupore
vorrebbe diventare guarigione
della causa a se stessa inflitta ma sconta
il terrore di credere
al tempo e non concede tregua al vero.
C’è un’isola nel mare di cobalto
amiamo dei cuori la purezza
ma quanto sentimento potrà dire
a se stesso tutt’altro?
a quale nome consegnerà l’arma
del proprio indifendibile amore?
Perché si resta soli e vulnerabili
ritorna quel silenzio
non fa così paura la censura
– l'assenza di domanda.
Se l’eterno presente a sé richiama
tutte le scorte vitali barbarie
cosparge verderame coltivando
distruzione civile.
amiamo dei cuori la purezza
ma quanto sentimento potrà dire
a se stesso tutt’altro?
a quale nome consegnerà l’arma
del proprio indifendibile amore?
Perché si resta soli e vulnerabili
ritorna quel silenzio
non fa così paura la censura
– l'assenza di domanda.
Se l’eterno presente a sé richiama
tutte le scorte vitali barbarie
cosparge verderame coltivando
distruzione civile.
(Federico Preziosi)
A memoria come le lezioni di storia
A parole come ciuffi di alberi che fanno ombra
e furore di foglie in caduta poco libera
e schianto di uva assassina
A memoria come le lezioni di storia
A parole come ciuffi di alberi che fanno ombra
e furore di foglie in caduta poco libera
e schianto di uva assassina
Hai la piega da straniero nella voce
e un battito al petto che riconosco
e la voce è padrona del tempo
e un battito al petto che riconosco
e la voce è padrona del tempo
Da simili silenzi a grappoli mi allontano
e dalle sentenze piene
Madame antica come la guerra e il presente
le vedi le quaranta vertebre di questo presente
erano stanche già prima di nascere
disidratate al tatto
la pace è umida molto umida
e dalle sentenze piene
Madame antica come la guerra e il presente
le vedi le quaranta vertebre di questo presente
erano stanche già prima di nascere
disidratate al tatto
la pace è umida molto umida
e dimmi ti sembra questa l’ora di tornare
in questa colossale tempesta
ho rumore dappertutto
lo sai è un caos questo impianto
solo quattro righe
quattro
per dire al poeta
e dirlo di nuovo
di non avere paura
di alzare le mani e domandare
entrare nell’aria e modificarla
l’aria nuda e nuova
madame antica come il futuro
(Silvana Pasanisi)
in questa colossale tempesta
ho rumore dappertutto
lo sai è un caos questo impianto
solo quattro righe
quattro
per dire al poeta
e dirlo di nuovo
di non avere paura
di alzare le mani e domandare
entrare nell’aria e modificarla
l’aria nuda e nuova
madame antica come il futuro
(Silvana Pasanisi)
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NOTIZIE BIOBIBLIOGRAFICHE
Nato
nel 1984, Federico Preziosi vive in Ungheria da circa un decennio. È
fondatore del gruppo di poesia su Facebook Poienauti, moderatore
di Poeti
Italiani del ‘900
e contemporanei, rappresentante
della Comunità
Poetica Versipelle.
Scrive di poesia per exlibris20 e Readaction Magazine,
e si occupa di divulgazione poetica nella trasmissione web La
parola da casa con
Giuseppe Cerbino, e Poesie di guerra e di pace.
Tra le sue opere si ricordano Variazione
Madre
(Controluna - Lepisma floema 2019) e Messa
a dimora
(Controluna - Lepisma floema 2023). L’uomo
qui assente
sarà la sua prossima pubblicazione prevista per il 2025.
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Silvana
Pasanisi nasce a Taranto dove vive. Negli anni universitari si dedica
alla scrittura e al teatro per ragazzi come attrice professionista.
Laureata in economia, pubblica varie sillogi poetiche, partecipa a
prestigiose antologie, collabora con la Casa Editrice “Il
Papavero”
di
Avellino in qualità
di
responsabile della collana di poesia “Papiliones”.
La sua ultima silloge “La
malacrianza”
è stata selezionata per la candidatura al Premio Strega Poesia 2024.
Animatrice
culturale, protagonista di iniziative e performance legate alla
poesia e alla narrativa in tutto il territorio nazionale è, da
sempre, interlocutrice di associazioni culturali e case editrici.
Unendo l’amore
per la poesia a quello per il teatro,
l’autrice
ha costruito intorno alle sue liriche un costante movimento della
parola che mettesse al centro la visione della poesia come voce,
strumento per la trasmissione di emozioni e visioni nonché
di
contenuti sociali che inquadrino il poeta come figlio del proprio
tempo.
Scrive
per il blog “Versipelle” format per la diffusione e
valorizzazione del linguaggio poetico.
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