Lamed e Iod
Lamed e Iod.
Due lettere ebraiche su cui sono stati scritti milioni di pagine e i cui simboli non si è mai cessato di esplorare.
Io non sono certo tra i grandi che hanno soffermato il loro pensiero su queste due lettere.
Ed è con timore che ne parlo.

La Iod (o yud) è la lettera dimensionalmente più piccola. Simbolo di centro vitale, di concentrazione, di fissità generativa del moto rotatorio della vita, non a caso è la prima lettera del Tetragramma.
Il piccolo che crea dalla sua stabilità il movimento.
Ora guardate bene la Lamed. Guardate le sue linee e noterete che il vertice, il punto più alto della lettera più alta, della dualità creativa, del rapporto Maestro Allievo, della tradizione, del passaggio è proprio una Iod.
Il piccolo crea il grande. L'atomo sprigiona energia incontenibile.

Ci dice, ripeto tra i milioni di altre cose ben più profonde di quelle che io possa scrivere, una cosa tanto semplice quanto trascurata.
Non tralasciamo mai il sottile, il piccolo, l'invisibile nel nostro agire, perché è da lì che inizia ogni nostro moto vitale; dalla cellula, dall'atomo, da un silenzioso saluto di riconoscimento reciproco tra due estranei per strada, da una carezza ai nostri figli, da un sorriso ad un sofferente nasce il grande che siamo destinati a costruire.
Ed è nel piccolo immenso primo passo incerto di un infante che è già scritta tutta la sua storia futura.
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