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(Redazione) - Nerio Vespertin: subappaltare il futuro - nota di lettura di Anna Rita Merico

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  Nerio Vespertin: subappaltare il futuro di   Anna Rita Merico Bella questa scrittura poetica che s’incunea nelle crepe del quotidiano rendendolo trasparente a sé stesso. Ne porta narrazione di battito e di vena pulsante capace di seguire dati e impulsi visivi impacchettati in lampi di sguardo. Sono lampi di sguardo posati su un volante, su di una sigaretta, su copertoni d’auto, su lampioni. E’ sguardo che tocca oggetti lasciandoli al loro posto. E’ realtà che tocca ma non è toccata. Qualcosa si è arreso alla realtà. Sono lampi accesi nel freddo di luce che trema, su un tempo sospeso, in un silenzioso urlo quotidiano impastato dall’immobile dell’infinita, snervante ripetizione. Parte IV Automatica automobilisti bloccati in un ingorgo-tangenziale di Bologna; primavera 2012. Speranza, si. Nel tritatutto dell’identico a sé, un filo torce idea di ciò che potrebbe, sarebbe, verrebbe, farebbe, sognerebbe, andrebbe. Tutto s’accuccia e si mostrano le brezze, i geli, gli alibi per ci...

(Redazione) - Dissolvenze - 42 - Quel che resta di Jo

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  di Arianna Bonino Josephine Verstille Nivison, detta Jo. Nasce in una domenica di marzo, a New York, nel 1883. Eldorado, pianista e professore di musica e la moglie Mary crescono Josephine seguendo una visione moderna e stimolandola alla lettura e all’arte. Jo prende anche lezioni di danza e sviluppa una sempre crescente sete di conoscenza. Legge appassionatamente, studia latino, storia, letteratura, filosofia, psicologia e si diploma all’istituto d’arte. Dopo il diploma, inizia a frequentare la New York School of Art. È qui che conosce Robert Henri, pittore ben noto per la sua visione antiaccademica e innovatrice e per la rivoluzionaria inclusione in pittura dei “temi urbani” trattati in modo non convenzionale, ben rappresentati dal Gruppo degli Otto che, sotto la sua guida, espone alle Macbeth Galleries di New York nel 1908. Di Josephine Henri realizza un ritratto dal titolo emblematico: “ The art student ”. Piccola, bruna, insolita , Jo. E con i pennelli, pronta a riprendere a...

(Redazione) - Fisiologia dei significanti in poesia - 12 - Ad oggi le teorizzazioni in poesia puntano al…

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  di Giansalvo Pio Fortunato   Fisiologia dei significanti in poesia implica un dirottamento: se c’è un’estetica, ipoteticamente anche degna del migliore dei manifesti, questa è supportata da una certa descrittività dell’atto poetico che pare scientifica, pur non essendolo. In tal senso, prima di continuare il nostro percorso, credo sia opportuno rimarcare come vi siano due sostanziali modalità di relazionarsi al motivo costitutivo della poesia. La modalità, assolutamente fascinosa, velatamente ermeneutica, scambiata per modalità fenomenologica, e la modalità parzialmente fenomenologica, pur sempre fenomenologica. Ed è qui che, necessariamente, ci si sofferma su un approccio intellettualistico alla  poesia e sull’esigenza di teorizzazioni, rilevanti per una storia ed una vita della poesia  stessa. Faccio notare, come piccolo intra-inciso, che questo specifico appuntamento  mensile vuole necessariamente rallentare i ritmi di prosecuzione descrittiva attorno...

(Redazione) - Amerinda - 02 - Roberto Fernández Retamar: la tenerezza della rivoluzione

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  di Antonio Nazzaro Storia, tempo, poesia: giocheremo un’altra volta queste carte. Non so se si usa iniziare un articolo con un’epigrafe però il poeta di cui mi accingo a parlare ha segnato un punto di non ritorno nella poesia cubana. Retamar ha postulato i nuovi luoghi della poesia cubana e messo in crisi le forme della poesia pre-rivoluzionaria. In un breve testo del 1959 intitolato “Altra uscita del Don Chisciotte” afferma: La poesia oramai non si confeziona laboriosamente in matrimoni segreti tra la pagina bianca e il sogno schivo, ma diventa l’incredibile quotidianità della nostra vita” e poi ancora: “negano la libertà e la verità della poesia: gli “enigmi”, si capisca quelli falsi e gratuiti; “le borie barocche; “le bolle del sogno” e la “acute audacie”. E chiude il discorso con questa frase con: “Da subito, all’iniziare l’anno, è iniziato il regno dell’evidenza”. Il primo di gennaio del 1959 Retamar scrive questa poesia: 1   L’altro (Gennaio 1. °, 1959) Noi, i sopravvi...