Rinascita
Foto di Sergio Daniele Donati Tu non sai perché esisti, né sai da dove vieni; ma il bambù nelle sere d'estate ti parla, e in ogni istante respiri. Lumi lontani, non potevi che scorgere fuochi fatui del Vero. Eppure, nelle notti d'inverno il vento (messaggero) ti sembrava intonare lodi alla fertile assenza; e il bambù (suo scudiero) danzava danze guerriere su ritmi tribali. Luci sperse e buio interno, hai dovuto aerare radici profonde e fare di te stesso talea in nuovi suoli. Il tuo canto è ora Silenzio, il tuo sguardo abbraccia il grande e non trascura l'atomo. Canna di bambù ti sei piegato allora alla brezza del dolore, là, dove radici cieche e profonde hanno tratto nutrimento da ferite purulente. Perché tua è la facoltà di trasformazione. Là, d'improvviso, un solo suono è emerso dal suo sterno. E nel tuo sguardo bambino hai colto il senso crudele e profondo d'ogni separazione. Alla sensazione che ieri chiamavi vera, oggi dai un nome diverso. E il tuo sgua