Dialoghi poetici coi Maestri 16. - Dante Alighieri
Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, ché 'l velo è ora ben tanto sottile, certo che 'l trapassar dentro è leggero. Io vidi quello essercito gentile tacito poscia riguardare in sùe, quasi aspettando, palido e umìle; e vidi uscir de l'alto e scender giùe due angeli con due spade affocate, tronche e private de le punte sue. Verdi come fogliette pur mo nate erano in veste, che da verdi penne percosse traean dietro e ventilate. L'un poco sovra noi a star si venne, e l'altro scese in l'opposita sponda, sì che la gente in mezzo si contenne. Ben discernëa in lor la testa bionda; ma ne la faccia l'occhio si smarria, come virtù ch'a troppo si confonda. Dante Alighieri da Commedia – Pugatorio – Canto VIII ___________ Sogni Attendi ti prego, solo un poco, a descriver il sogno. La parola spazza polveri a me sacre, lontano. Vidi anch'io angeli calare lenti sull'onda di desideri piani e udii cori e litanie sorgere da conchiglie. Alghe danzavano