Due poeti allo specchio (Rossana Nicotra e Sergio Daniele Donati)
Nel Nadir si piega sul corpo pesante, dorme sente l’odore di morte. È un animale in agonia, non vede che è stato amato come ha dettato l'universo che l'ansia e la voglia di vivere sono un'unica spinta. Che morto non è. Nadir perdonaci perchè non sappiamo riconoscere il profumo della rosa che raggiunge la sua mano che il movimento della lontananza ci viene incontro. Gettaci come cenere dal punto più alto. Ricomponici nel canto caduto. (Rossana Nicotra - inedito 2023) A volte chiudo gli occhi - sempre troppo aperti a fissare il vuoto dell'illusione. Li chiudo per sentir il chiodo che mi trapassa la retina, e il peso della palpebra sulle mie orbite irritate da una luce che - lo sai - non m'appartiene. E poi cado come corpo morto cade senza nemmeno il conforto d'un Vate che di quel mancamento segni linee d'eroismo poetico. Eppure, quando riapro gli occhi, è proprio di rosa il profumo che sento tra le nari. Ed è un coro divino,