Odor di gelsomino
In ricordo del mio Maestro Poggiasti il suono del tuo sterno all'intenzione più pura. Il Silenzio, granito, abbracciava la docile piovana manifestazione che irrorava i tuoi ultimi lenti pensieri. Il tuo non detto fu tradotto nella parola dell'Uomo e, ascoltato desiderio, si posò sul petalo da te prescelto Quel petalo ero io. Atto finale, dipartita, creazione e trasmissione il tuo, bisbiglio notturno, evocava la mia Via, odor di gelsomino. Io, maestro, ero là, testimone della tua angelica trasformazione. E non piansi ciò che eri stato. Mi girai, e con passo lento, raccolsi pioggia dalle mie orbite per disperderla su una fertile terra ansiosa di riceverla.