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Cartoline dal cielo - un racconto di Mario Sicolo

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Il segreto meno segreto di tutti. Due mani che si cercano. E si stringono. Quante volte, catturandoci il cuore, abbiamo visto un’immagine così? Lo fanno i bambini per imparare a giocare. Lo fanno i grandi quando si amano. Lo fanno i vecchi, quasi tutte le sere, se non vogliono restare soli. Il gesto più semplice del mondo nasconde il mistero più grande della nostra vita: l’intreccio dei destini come piccoli sentieri che si abbraccino prima d’inoltrarsi nel bosco dei giorni. Non dimentichiamolo mai, questo gesto piccino. Anche quando non ce lo aspettiamo più, può avere dentro la forza del nostro stesso respiro… Mas Il coperchio della bara emise un tonfo sordo che ferì mortalmente Maria. Il prete col turibolo andava già spargendo nuvole d'incenso intorno a quella cassa di legno scuro e lei pensava che sarebbe rimasta per sempre da sola. Figli nessuno, un fratello ed una sorella consegnati troppo presto all'aldilà. Quel pomeriggio, pure suo marito. Senza forze

Tre inediti di Mirea Borgia

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La morte raccontava il movimento che la vita non riusciva a comprendere. Il sole, a farci da esempio, ‒ con le mille braccia adoranti ‒ si affermava per moltiplicato orgoglio. Era in auge l'ossessione: quelli che ancora non erano mai-vecchi scassavano di buio gli schermi. Un rumore inatteso, un sibilo di piscio a candeggiare il bianco. Non eravamo pronti per osteggiare i nuovi dei. Gridavamo solo allo scandalo. ______ L'effimero ha parlato di noi restando chino a baciare la bocca del vate. Ci fermiamo ad aspettare con la noia della compromissione ‒ noi, che trasportiamo da una parte all'altra il residuo l'ambiguità del chiarimento che brama quando tutto è disatteso o spaurito. L'istante vale l'istante che incrocia l'eterno determinato e indeterminato e viceversa. Nessuno ha la consapevolezza del disarmo. ______   Giustizia è fatta, l'identità è stagnante. Raggiungimi in quest’ acciderbolezza

Cinque poesie di Elisa Audino

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Io qui ci vivo Parlano di luoghi estinti da tempo con termini pascoliani. Ma tra il fanciullino e il deserto ci sono cinque giorni e vanno dal lunedì                 al venerdì. ____ Buona fortuna, amici Io non so piangere E piango per cose Di cui non piangono gli altri.   Non ho pianto quando sei partito E ci siamo scritti per giorni Da strade e continenti diversi. Io guidavo, Tu cambiavi aeroporti. Non ho pianto quando sapevo Che non saresti scappata E quando il telefono Ha suonato, la notte. Non ho risposto. Non ho pianto quando Mi hanno mandato le tue foto, A terra, Per farmi vedere Che ti avevano fatto.   Non ho pianto al tuo funerale, In Italia.   Non ho pianto quando sei nato: Ho riso Senza riuscire a smettere.   Non ho pianto dopo la diagnosi. Sono venuta da te E ho detto: Un attimo .   In bagno, Una donna mi ha abbracciata. E io No, Stai dicendo delle cose Molto belle. Non ho pianto Quando ti sei bloccato. Mi sono seduta,

Due poeti allo specchio (Alfredo Panetta e Sergio Daniele Donati)

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MUNTAGNI Mamma mia chi muntagna! E na nticchjia cchjiù jà, mi dissaru nc’esti una cchjiù grossa cchjiù beja e po’, fora du pajisi, na catina senza nterruzzioni, pè tutta a provincia… Pari na fila ‘i sordati boni adaveru mentuti a guardia du cielu. E dinta a ogni muntagna, quanti voschi e foresti! cu faghi a carizzari ‘i nivulati castagneti, carpini, ilici e tanti arbureji ‘i frutta chi spamarianu na città randi randi. E dinta a ogni arburu pujija ‘a vita! Pichi ‘i muntagna, galani chi armanu cu ligniceji cu frundi cu paciienza u sò letthu ‘i spusi…. Inzetti ‘i se’ speci armenu cu ll’ali e senza (nfaticabbuli, esausti, filici)… Nc’è na pricessioni ‘i formichi russi, ndirizzati mberzù a tana, mberzù l’infinitu. E sup’è pèzzula muschjii e licheni c’u suli linchji ‘i lucia. E dinta ‘a lucia forzi…forzi nc’è Ddiu chi joca c’a materria facendu du nenti ogni cosa. (ALFREDO PANETTA - INEDITO 2023)    MONTAGNE (TRADUZIONE DAL CALABRESE DELLO STESSO ALFREDO PANETTA) Mamma mia che montagna! E

Due poeti allo specchio (Laura D'angelo e Sergio Daniele Donati)

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  D'amore Quando frettolosamente ti allontani, scivolano i giorni in un equilibrio di gesti spenti, ripetitivi, increduli al dubbio e al lento fluire degli addii. Li incrocio per strada, all'angolo fortuito delle occasioni perdute, lasciate per incuria nel bacio che ferma il lampione in un volo di falena, nel per sempre rapito e ingenuo di vecchie stelle accese e sillabe d'amore. (Laura D'Angelo  - inedito 2023) D'amore Eppure ogni diluizione dell'istante crea spazi che sono galassie di ricordi e odori acri - sanno di pompelmo quegli attimi in cui chino lo sguardo a cercar tracce del passaggio del sublime tra le metastasi del mio pensiero.  Ogni luogo in cui non sei è il luogo a cui tornerai e di questa illusione io mi nutro. (Sergio Daniele Donati  - inedito 2023)

(Redazione) - Il maschile - 02 - La fratellanza universale, il ruolo del padre. Massoneria e letteratura

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A cura di David La Mantia Se riesci a tenere la testa a posto quando tutti intorno a te l'hanno persa e danno la colpa a te, se puoi avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, ma prendi in considerazione anche i loro dubbi. Se sai aspettare senza stancarti dell'attesa, o essendo calunniato, non ricambiare con calunnie, o essendo odiato, non dare spazio all'odio, senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio; Se puoi sognare, senza fare dei sogni i tuoi padroni; se puoi pensare, senza fare dei pensieri il tuo scopo, se sai incontrarti con il Successo e la Sconfitta e trattare questi due impostori allo stesso modo. Se riesci a sopportare di sentire la verità che hai detto distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui, o guardare le cose per le quali hai dato la vita, distrutte, e piegarti a ricostruirle con strumenti usurati. Se puoi fare un solo mucchio di tutte le tue fortune e rischiarlo in un unico lancio di una monetin

(Redazione) - Muto canto - 01 - I light your streets (Io illumino le tue strade)

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A cura di Anna Rita Merico ____ Meridel LeSueur (1900/1996) Narrazioni lungo la storica U.S. ROUTE 66 (1) Sono una donna folle col viso dipinto per le strade di Gallup. Invito gli uomini nella mia tomba per un po’ di vino. Sono una tomba dipinta Donna Gufo nella notte ai viandanti il suo richiamo. Pipistrelli neri sopra il sole cantano per me Il rospo cornuto mi dorme tra le cosce le mie nonne mi mandarono canti di rigenerazione ma l’uomo bianco mi compra per poco senza un canto o una parola. Appaiono i miei figli morti e gioco con loro. Crinali di tempo nella mia pena - ricordando Chi reclamerà le rovine? E le tombe? Fanciulle del granturco violate come la terra? Sono una bambina nella mia polvere erosa. Ricordo le piume dei colibrì e il granturco vergine che rideva sulla pannocchia. Mais difendimi Prateria ruotami intorno Corro sotto i fucili e gli occhi avidi e uragani di visi bianchi mi accoltellano. Ma come la volpe e il fumo risplendo tra i tordi e illumino le tue str

Due poeti allo specchio (Ilaria Giovinazzo e Sergio Daniele Donati)

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  Lo senti questo logorio continuo delle corde intorno all'argano? L'incontro perfetto del corpo che aderisce all'ombra? Sei nelle armonie improvvise a cui accedo negli attimi illuminati delle mie giornate. Sotto il peso delle cose questo muscolo idiota schianta. Dimmi solo che la vita non tradisce Dimmelo ancora. Menti. Ilaria Giovinazzo Inedito 2023 Confiderò a te, che sei cosmo, il docile segreto della domanda che tengo stretta nei palmi, perché non trovi risposta. La luce non m'appartiene, né l'armonia. Io sono penombra, un intervallo di settima, stonato e dissonante; sotto coltri di parole dorate celo singulti da bimbo inascoltato. Mi chiesi a lungo perché ma la natura non mente, e la vita tradisce solo nell'istante della morte. Mento io, a ogni mio respiro, non a te, che sei cosmo. Sergio Daniele Donati Inedito 2023

Due poeti allo specchio (Ilaria Giovinazzo e Sergio Daniele Donati)

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Lo senti questo logorio continuo delle corde intorno all'argano? L'incontro perfetto del corpo che aderisce all'ombra? Sei nelle armonie improvvise a cui accedo negli attimi illuminati delle mie giornate. Sotto il peso delle cose questo muscolo idiota schianta. Dimmi solo che la vita non tradisce Dimmelo ancora. Menti. Ilaria Giovinazzo - inedito 2023  Confiderò a te che sei cosmo il docile segreto della domanda che tengo stretta nei palmi, perché non trovi risposta. La luce non m'appartiene, né l'armonia. Io sono penombra, un intervallo di settima, stonato e dissonante; sotto coltri di parole dorate celo i singulti di un bimbo inascoltato. Mi chiesi a lungo perché ma la natura non mente, e la vita tradisce solo nell'istante della morte. Mento io, a ogni mio respiro, non a te che sei cosmo. Sergio Daniele Donati - inedito 2023