(Redazione) - Di poesia, di poeti, di Custodi Acque fossili abbracciano la pioggia (di Alfredo Rienzi) - una nota di lettura di Anna Rita Merico
Acque fossili abbracciano la pioggia (1) Acque fossili abbracciano la pioggia benedicente e calma: falsa laguna collegata al mare da un sommerso canale dal tempo in cui vacillarono i regni di Edom, senza cadere. Pare una donna, dal volto coperto, che oscuramente fissa nel calmo specchio d’acqua uno spazio screpolato incolore del cielo occidentale in equilibrio in mezzo alle colonne della misericordia e del rigore la sta osservando il poeta, l’iniziato al mistero minimale immobile, scolpito come l’alfa e l’omega sul marmo funerario ne riconosce il profilo dei seni e il fiato fecondante i nudi piedi e bianchi, sotto la palude di fango e siero, il profumo d’issopo. Solleva l’orlo della lunga veste: la pelle è cifrata da fuoco e morsi di bestie d’ogni specie: non una traccia venga cancellata non una parola vada perduta. ______ NOTA DI LETTURA (di Anna Rita Merico) Contenere l’acqua appena dopo un diluvio arcano, un diluvio colmo di esiti di Creazione. Lattea acqua di umidi tremori. L’acqua