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(Redazione) - Fatuari - 01 - Il nome è la fine; il nome è il principio.

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  Diego Riccobene L’ Enūma eliš racconta che, successivamente alla creazione del mondo, Marduk dovette placare l’ira di Tiāmat, intenzionata a vendicare la morte del dio primigenio suo compagno Apsū, l’abisso, il custode dei segreti. L’avvicendamento tra le due forze vide la necessità che entrambe si armassero di tutto punto per sostenere il tremendum dello scontro, la prima in particolare: “ Tra le sua labbra egli teneva stretto un incantesimo, / mentre tra le sue mani stringeva una pianta per contrastare il veleno di Tiāmat ” 1 . La pianta – un talismano; e ancor di più, la parola stretta in bocca, quella che dovrà decretare il potere sull’altro, soggiogandone le volontà. Una tenzone verbosa è quanto i due ancestrali mettono in atto, da subito, per primeggiare l’uno sull’altro: “Tiāmat lancia il suo incantesimo, senza neanche voltare la testa / tra le sue labbra stringe falsità e menzogna” 2 . Solo successivamente si verifica il ferace corpo a corpo materico, che vedrà la cruenta d

(Redazione) - Genere In-verso - 07 - Contro il maschio alfa. Contro l'uomo forte. Gadda contro Mussolini

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  A cura di David La Mantia Fava impestatissimo, Priapo moscio, il Gran Correggione del Nulla, il Giuda-Maramaldo, il Priapo Tumefatto, il Sozzo nostro, il Primo Racimolatore e Fabulatore delle scemenze, il Paflagone-smargiasso, l’Appiccato Carogna, il Fava, il Predappio-Fava, il Batrace Stivaluto, il Fabulatore ed Ejettatore delle scemenze, il Grinta, il Somaro principe, il Culone in Cavallo Sapete cosa sono questi epiteti? Sono solo alcuni dei modi con cui Gadda chiamò Mussolini in Eros e Priapo. Edito per la prima volta nel 1967, quest'opera fu all'inizio confusa con uno dei mille esperimenti linguistici di Gadda. In realtà l'Ingegnere voleva offrire al lettore « una veridica istoria degli aggregati umani e de’ loro appetiti, dico una storia erotica dell’uman genere e degli impulsi fagici e de’ venerei che li sospingono ad atto e alle loro sublimazioni o pseudo sublimazioni pragmatiche ».  Esplorare l’inconscio, insomma: percorrere gli oscuri cammini, specie quelli in

(Redazione) - Muto canto - 09 - Radicali Mutamenti

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  A cura di Anna Rita Merico Muto Canto 9 in cui si dice di radicali mutamenti novecenteschi del concetto di realismo e di frenate utili allo scorrere delle immagini della mente, in epoca storica di iperrealismi e velocità assolute. Anna Rita Merico Robert Rauschenberg Retroactive I, 1964 -  Serigrafia. Hartford, Wadsworth Atheneum ( 1) GLI SCRITTORI Io scrivo in camera da letto col bucato in disordine, una culla e un bambino che strilla. Mio marito lo scrittore si tiene sedie di velluto dorato, un divano che costa quattrocento dollari, un tappeto da muro a muro, rosso fuoco, di pura lana, e una scrivania grande abbastanza da giocarci a biliardo. Io batto a macchina quattro copie, due a me e due al bambino per sbavarci sopra, in una postura propizia alla lista della spesa e alla scelta tra hamburger e platessa. Per caso Emily Dickinson scriveva poesie vicino alla pomata per gli sfoghi da pannolino? Elizabeth Browning smetteva di “contare i modi” quando Robert chiedeva un hot pastram

(Redazione) - Parola Eretica - 03 - Giampiero Neri, una voce magistrale

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  A cura di Gabriela Fantato Da quali nemici si difende la rivestita di spine? è tenace la memoria delle piante non abbassa la guardia. Se torneranno le specie allora avverse le troveranno pronte ad aspettarle. ( Armi e mestieri , Lo Specchio Mondadori, 2004) Un anno fa, nella notte del 15 Febbraio 2023, ci ha lasciato Giampiero Neri, aveva 95 anni, era nato a Erba il 7 Aprile del 1927: una figura magistrale per la poesia italiana e non solo. In un’intervista fatta dal poeta e amico Silvio Aman, ora pubblicata nella raccolta antologica di interviste La biblioteca delle voci - Interviste 25 poeti italiani , a cura di Luigi Cannillo e mia (Joker edizioni, 2006), Giampiero sottolinea il suo interesse per la Storia Naturale, anche perché da ragazzo aveva letto l’ opera omnia di Jean-Henry Fabre ed altri naturalisti del ‘700, ricavandone un grande interesse per il comportamento animale, tanto che in seguito completò il Liceo Scientifico e poi si iscrisse alla Facoltà di Scienze Naturali del

(Redazione) - Figuracce retoriche - 15 - Anastrofe e Iperbato

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A cura di Annalisa Mercurio ANASTROFE Inizio col gioco a me caro delle associazioni di idee: della parola anastrofe quello che salta al mio orecchio è il termine italiano in lei contenuto nastro. Questo non ha nulla a che fare con la spiegazione etimologica del termine che vedremo in seguito, ma questa rubrica ama smontare gli schemi canonici (senza abbandonarli) per dare un po’ di spazio al pensiero alternativo. Dunque, come associare la parola nastro alla spiegazione di ciò che è questa figura retorica? Immaginate un nastro di raso, liscio, lineare: questo nastro è la nostra frase costruita con le regole di base che vogliono nell’ordine un soggetto, un predicato verbale, un complemento oggetto. Ora prendete i lembi di questo nastro e invertiteli: otterrete qualcosa di altra forma ma di stesso contenuto, qualcosa che ha un aspetto maggiormente decorativo e lezioso, ma che può essere un po’ più complicato da leggere. L’ anastrofe è, dunque, una figura retorica che consiste nell’inve