Timidezze; ai miei occhi
Se sapessi scrivere come i trovadori o come i poeti che furon detti dal dolce stil novo ti parlerei anch'io d'uno spirito soave che il tuo dire ritroso risveglia, e di sospiri che all'anima mia, che mai s'allinea a detti potenti, causa l'inciampo della tua parola. Ma io son della stirpe del liberatore balbuziente, di colui il cui palato, pur oscurato da pietre aguzze, si riempì di parola Alta e Altra. Si spezzarono allora le catene, non del limite, no, ma quelle che rendon cieco chi non sa osservare, mentre la percorre, la bellezza del crinale, della lama del coltello.