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(Redazione) - Echi di Fedro (dialoghi poetici) - Marco Brogi con Paola Deplano

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  È questa l’ora di aprire le gabbie e liberare le parole rondine lasciando che si posino sulle costole del mondo, sulle attese annegate. La mano sulla fronte di un calvario sempre vivrà in simbiosi con l’eterno. (Marco Brogi) Tesso parole su un telaio stanco rondini alte sotto un cielo stretto passa la sera a fili rossi e bianchi quel sole morto m’incatena i fianchi. Sillabe sorde s’accostano tremende passa la sera e ‘l modo ancor m’offende. (Paola Deplano) _____ N.d.r: I l dialogo è composto da testi totalmente inediti (2024) _____ MARCO BROGI - NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE Marco Brogi , senese, laureato in Lettere Moderne, è giornalista a La Nazione. Ha pubblicato il romanzo Le tre Lune (Urbone editore) e le raccolte di versi: Poesie scritte in treno (Prospettiva Editrice), Il Paese Incantato (zona editore), finalista al premio Narrazioni, Sorella Toscana (Alsaba), L’aria intorno alle altalene (Bertoni editore), uscita pochi giorni fa con prefazione di Bruno Mohorovich e postfazione

(Redazione) - Echi di Fedro (dialoghi poetici) - Giusi Busceti con Gabriela Fantato

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In questo testo con Giusi Busceti ciò che mi ha colpito di più è stata la dimensione di malinconia e  nostalgia che lo attraversa, sottolineata anche dai colori (bianco, nero e grigio), tutte sfumature della malinconia . Anche la presenza dell'infanzia, con i giardini dei giochi e l’uso dei diminutivi (i sassolini , i cavallini ) evocati dal testo. Per questo, la sua poesia mi ha suscitato un testo che racconta di un sogno, dove mia madre, che non poteva di fatto accompagnarmi nei giardini a giocare (lei non poteva camminare), era invece era vicino a me. Solo nel sogno, quell’unione di me, bambina che gioco e di mia madre che mi vede correre, si era realizzata. (Gabriela Fantato) Bianco e nero Quando si insinua in inverno primavera tra i capelli tirati dal cerchietto ai giardinetti è bionda la malinconia stretta al gelato da passeggio, sguardi cerchiati dalla montatura scura l’insenatura colma della madre Mi guarda    lo stupore ha le pupille sgranate, i sassolini troppo aguzzi pre

(Redazione) - Echi di Fedro (dialoghi poetici) - Vincenzo Thoma con Annalisa Mercurio

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  Affondi nel ventre dei nostri giorni così come disgrazia di un'impronta d'ombra sulla neve e comprimi l'aria che ci serviva per far respirare quel che restava dei sogni avanzati da ogni notte che ci siamo pensati senza poterci nemmeno sfiorare ( Annalisa) non c’è averti più profondo di quando mi sei perimetro di niente attorno e spesso al buio ci rivedo assorti a fare coordinate della vita prima del tuo inatteso evaporare ai sensi alle speranze alle mie mani e ti ritrovo polvere sul tempo delle mie cose, tante ed inattese, e tu, fra tutte, ad evocarmi il mare che senza te non potevo solcare (Vincenzo) Sai, quando finiremo di lottare e di chiamare 'nobili' le guerre cadremo a croce su sabbie mobili per essere inghiottiti dai fantasmi dei buoni propositi che ardono – stanchi, emaciati– da che siamo nati e che si faranno poi brina e gelo soffocando le voci nei brividi opachi urleremo in seno a sconfitte e torneremo cominciando a dar vita a noi. A copie di quello che

(Redazione) - Figuracce retoriche - 16 - Sineddoche e Metonimia

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  A cura di Annalisa Mercurio Voleva chiederla in sposa, ma chiese solo la sua mano… SINEDDOCHE: ETIMOLOGIA E SIGNIFICATO Il termine sineddoche deriva dal greco  συνεκδοχ ή  e dal latino  synecdŏche : ‘ prendo insieme’ o ‘comprendere più cose insieme, ed è una  figura retorica di contenuto. Abbiamo una sineddoche quando andiamo a sostituire una parola con un ’ altra, ovviamente non con un ’ altra parola a caso, ma con una parola che avrà con la prima una relazione che riguarda l ’aspetto quantitativo: una parte per il tutto (la mano per la donna chiesta in sposa), il singolare per un plurale  (lo straniero per gli stranieri), il genere per la specie (l’animale per tutte le specie animali), il numero determinato per un numero indeterminato (mille baci per molti baci). Angelo Marchese spiega che “ la sineddoche può inoltre essere particolarizzante o generalizzante. Quando diciamo mortale invece di uomini, formiamo una sineddoche generalizzante in quanto la soppressione parziale di sem

(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 30 - Due brevi note folli - in dialogo metapoetico con poesie di Francesco Scarabicchi

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  A cura di Sergio Daniele Donati Francesco Scarabicchi ______ (...) Porto in salvo dal freddo le parole, curo l’ombra dell’erba, la coltivo alla luce notturna delle aiuole, custodisco la casa dove vivo, dico piano il tuo nome, lo conservo per l’inverno che viene, come un lume. (Francesco Scarabicchi da Il prato bianco, Einaudi ed. 1997) Che poi, Francesco, freddo e origine della parola coincidano come i lembi di un origami impazzito è forse vero.  A noi la cura degli spazi vuoti tra le lettere, in cui si insinua, come lama rovente, il dubbio del silenzio.  "Custodia" è parola sacra agli antichi, lo sai; e così io, alle volte taccio, reso inebetito dalla mole del fardello della sentinella. Restare immobili, lasciando solo al ventre la libertà di descrivere un cerchio protettivo e imperfetto -qualcosa deve poter sfuggire alla nostra illusione di controllo -  di suoni attorno alla parola che sorge, balbuziente e roca dal magma di un indicibile altrove. Un compito disumano. Eppu

(Redazione) - Dissolvenze - 29 - Such is life

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  A cura di Arianna Bonino Poesia d’amore per Sunday (1) … In questi luoghi iniziava la selva. Le foglie tutt’attorno a noi: solo gli uccelli videro i nostri sguardi, solo il torrente correva con noi, solo quel profumo caldo, il suo tocco, fu testimone delle nostre carezze. … Sidney Nolan , sebbene poco noto in Italia, è stato uno dei maggiori pittori australiani. Se solo si fa una breve ricerca su questo artista, Nolan risulta conosciuto soprattutto per la serie di dipinti dedicati a Ned Kelly , eroe australo-irlandese che si ribellò alle vessazioni subite dalla popolazione da parte della polizia della colonia britannica di Victoria, ma anche fuorilegge, rapinatore di banche e ladro di cavalli, condannato venticinquenne a morte per impiccagione, morte avvenuta l’11 novembre del 1880 davanti al carcere di Melbourne, in presenza di una folla di cinquemila persone, alcune delle quali udirono Kelly pronunciare le sue ultime parole: “ Such is life ”. Ma torniamo innanzi tutto a Nolan, perc