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Roma: due poesie di Maria Gabriella Cianciulli

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Autoritratto della poeta Foto di Sergio Daniele Donati © ROMA Il tempo sfocare nel rosa scivolare di scialle sui palazzi i colonnati con pudore avvolgere il cupolone le sue ancelle Fingermi fu leggero come guardare a Oriente Vidi la voce delle maree risalire il Tevere ansando tra i pini un bisbiglio fuso al miagolio dei gatti in amore la mia casa senza pareti mi parve immensa (Inedito) Foto di Sergio Daniele Donati © VIA DEI SABELLI Via dei Sabelli annusa le rosette nello sbadiglio del mattino tra i palazzi appena tinti lo stridore del tram si apre il varco con la giostra sonnolenta profumata di latte e di baci di madri Come possono due rondini disertare la primavera per scrivere il diario di un giorno in avaria? Una scommessa finita male la ragione di un lamento vergine quanto i passi che tessevano la ragnatela E pensare che il bandolo della matassa lo avevamo strappato all’arcobaleno appena sfogliato E c’era già l’ombra silente sulla sopraelevata che ingoiava Roma gattara (Dalla  rac

(Redazione) - Inediti di Lara Pagani (a cura e con note introduttive di Paola Deplano)

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Ecco la scrittura, la poesia di Lara Pagani: semplice, senza essere piatta; complessa, senza essere astrusa; originale, senza la ricerca dell’effetto a tutti i costi; femminile, senza perdere di vista ciò che accomuna gli esseri umani. (Paola Deplano) ______ Réglisse Al mondo esistono diverse maniere di mangiare le dolci rotelle nere, di quelle alla chimica liquirizia: c'è chi le addenta, chi le spezza, chi le allunga a non finire più. C'è poi chi le divora in fretta, per correre con la mano giù a cercare quella dopo (se è rimasta), e il piacere dell'istante se lo guasta frugando al fondo del sacchetto. Poi ci sei tu, che di tutto il resto del mondo non hai nulla: e mentre seduti fissiamo il vuoto la srotoli come un tappeto scuro sulla lingua, calmo e assorto. In attesa della fine imminente ti guardo e mi frulla contorto un solo pensiero per la testa: siamo entrambi strani, la tua perizia è non celarlo, pensarlo normale. Voce del verbo Fammi sirena prega

Due inediti di Gisella Genna

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Golfo iridescente, svegli d’azzurro gli occhi son visti, non chiedono, devono questi essere perle, venature nell’alto campo del cielo. ___ Tra pensiero e pensiero - fuori dall’abbazia l’esatto sentire ed erba rossa attendono pioggia crepuscolare. Siamo io e te, padre. _____ NOTE BIO-BIBLIOGRAFICHE Gisella Genna è nata nel 1973 a Milano, dove vive e lavora. Giornalista e docente, si occupa di moda. A marzo 2020 è uscita per Interno Poesia la sua prima raccolta in versi Quarta stella . Si sono occupati della sua poesia blog letterari e riviste cartacee e online tra cui La Lettura – Corriere della Sera, la Repubblica, Atelier, La dimora del tempo sospeso, Carteggi Letterari, Il Rifugio dell'Ircocervo, Rai Poesia, Inverso, e altri.

Due inediti di Felicia Buonomo

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Foto di Felicia Buonomo Inediti e foto sono di Felicia Buonomo e vengono pubblicati su sua gentile concessione RISIKO Mi acquieto mentre ti prepari a guerre dal possessivo sbagliato. Mentre dimentichi il conto delle mille (mie) vite assassinate. Dormo contando i popoli vinti sul campo, luce fioca nel buio delle tue conquiste. Risiko ha regole che da sempre non comprendo. Gioco per afferrare la logica di chi non sa comprendere - nemmeno di fronte a un morto. CAVERNA Come desiderio di bambina che non teme di andare incontro. Eppure ferma sul precipizio delle fiducie tradite. Da sempre improvviso i tentativi di vita. Sapere la luce, mi insegni. Come il bene, il lutto e ogni cosa certa del cosmo. Del buio ho fatto caverna. Protegge da freddo e nemici. Anche dall'amore, rispondi. ________________________________ Felicia Buonomo è nata a Desio (MB) nel 1980. Nel 2007 inizia la carriera giornalistica, occupandosi principalmente di diritti umani. Alcuni dei suoi video-reportage esteri son