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Visualizzazione dei post con l'etichetta Stefania Lombardi

(Redazione) - Riflessioni, non recensioni - 11 - “Senthooram" (A Mango tree)” - Senthooram (Un albero di mango)

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A cura di Stefania Lombardi   Scritto e diretto da: Manjunathan Subramanian Lingua: Tamil (1) Sottotitoli: inglese Anno: 2018 ____ Per la prima volta in questa rubrica si parla di un corto sconosciuto in Italia. Lo faccio semplicemente perché è bello. Nessun’altra ragione. Il corto di 17 minuti parla alle nostre origini, alle nostre radici, al nostro legame ancestrale con la natura e di cui gli alberi ne sono simbolo e vita. Gli alberi con le loro radici nel passato e le loro fronde rivolte al futuro, alle future genti, sono passato, presente e futuro al contempo. Sono la Storia. Senthooram è un albero di mango centenario. Senthooram è anche una donna non più giovane che, con l’albero centenario, condivide nome, sorte, destino, vita. Sono profondamente legati e interdipendenti. All’inizio del corto Senthooram è la “old lady” senza nome trascinata fuori dalla propria abitazione, nella notte, da un bimbo, figlio di uno degli scagnozzi di un politico. Questa storia è anche politica e con

(Redazione) Riflessioni, non recensioni - 10 - DOGMA (1999) - Riflessione sulle buone idee contro ogni dogma

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A cura di Stefania Lombardi Interpreti e personaggi: Ben Affleck: Bartleby / Barry Matt Damon: Loki / Larry Linda Fiorentino: Bethany Sloane Jason Mewes: Jay Chris Rock: Rufus Alan Rickman: Metatron Jason Lee: Azrael Salma Hayek: Serendipity Kevin Smith: Silent Bob Janeane Garofalo: Liz George Carlin: cardinale Ignatius Glick Alanis Morissette: Dio «Benché dopo 10 minuti diventi evidente, View Askew dichiara che questo film è, dall'inizio alla fine, una commedia surreale che non va presa sul serio. Insistere sul fatto che quanto segue sia incendiario o provocatorio significa fraintendere le nostre intenzioni ed emettere un giudizio inopportuno; emettere giudizi spetta solo e unicamente a Dio (questo vale anche per i critici cinematografici… scherziamo). Quindi, per favore, prima che pensiate che questa sciocchezza di film possa nuocere a qualcuno, ricordate: anche Dio ha un senso dell'umorismo… Prendete l'Ornitorinco. Grazie e buona visione. P.S. Porgiamo le nostre sincere

(Redazione) Riflessioni, non recensioni - 09 - Riflessione su MACBETH (2021) - Riflessioni tra luci e suoni

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  A cura di Stefania Lombardi Interpreti e personaggi Denzel Washington: Lord Macbeth Frances McDormand: Lady Macbeth Corey Hawkins: Macduff Brendan Gleeson: Re Duncan Harry Melling: Malcolm Alex Hassell: Ross Brian Thompson: assassino Ralph Ineson: capitano Sean Patrick Thomas: Monteith Miles Anderson: Lennox Kathryn Hunter: le streghe Stephen Root: Bertie Carvel: Banquo Per la seconda volta, in questa rubrica, si parla di qualcosa ancora in essere e non dato per visto e assimilato da tempo dai più. La pellicola in questione è di fine 2021, non tutti l’hanno vista. Si parla, tuttavia, di una tragedia arcinota, quella di Macbeth. Sappiamo tutti cosa accade, quale sia la trama e come vada a finire. Pertanto, non esiste certo un pericolo di allerta spoiler. I drammi shakespeariani sono rappresentati da secoli, ormai, a teatro e da decenni al cinema, in quella che è definita, magicamente, come la settima arte. Indimenticabile fu, ad esempio, il Macbeth di Orson Wells del

(Redazione) Riflessioni, non recensioni - 08 - Riflessione su “Lontano dall’albero” (Vicino al cuore e presenti nell’esperire)

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A cura di Stefania Lombardi Questa rubrica si chiama “Riflessioni, non recensioni” perché, solitamente, le recensioni dovrebbero essere sprovviste di “spoiler” e dare indicazioni a chi non conosce l’argomento trattato. Per questo mi sono quasi sempre occupata di film o serie abbastanza “datati”, dandone come per acquisita una certa conoscenza e poter riflettere assieme su alcuni punti, per me di rilievo. Questa volta faccio un’eccezione e introduco un corto Disney relativamente recente: “Lontano dall’albero”. Qui non c’è pericolo di “spoiler” perché è tutto affidato all'espressività e alla suggestione delle immagini e non a come andrà a finire la storia. Pertanto, si può parlare della storia senza rovinare nulla. Chi deciderà di dedicare il proprio tempo alla visione di questo cortometraggio di 7 minuti lo farà per altri motivi: quelli legati alle immagini e alle relative emozioni che ci rimandano. “Lontano dall’albero” è un corto Disney molto particolare e non solo perché introduc

(Redazione) Riflessioni, non recensioni - 07 - Antichrist (quando la natura è matrigna?)

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  A cura di Stefania Lombardi Vidi Antichrist nel 2009 e mi precipitai subito a recensirlo nel mio blog dell’epoca. Avevo tanta voglia di esprimermi su un film così ricco di spunti. Scrissi subito che era un film che rompe ogni schema, non catalogabile e unico nel suo genere. È un film di Lars von Trier ma non sembra affatto uno dei film di Lars von Trier; in realtà non lo si potrebbe attribuire a nessun regista anche se, in ultima istanza, solo una mente particolare come quella del nostro amato regista danese sarebbe stata in grado di idearlo e realizzarlo. Sulle note di “Lascia ch’io pianga” del Rinaldo di Händel accompagnate da immagini quasi oniriche ha inizio il nostro film. La prima cosa che viene in mente è la dicotomia classica Eros/Thanatos ma anche universo maschile/universo femminile in chiave psicoanalitica. Che Eros e Thanatos fossero collegati abbiamo a supporto pagine e pagine di letteratura e di trattati dagli albori della civiltà, ma qui è diverso; qui abbiamo un at

(Redazione) Riflessioni, non recensioni - 06 - Su MadMen (La serie perfetta. Non pazzia ma visione, iconicità)

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A cura di Stefania Lombardi Non ci sono solo i film iconici su cui fare le proprie riflessioni. Credo che possa esserci anche tutto il mondo sommerso delle serie televisive. E, anche se la perfezione non è di questo mondo (e per fortuna), c’è una serie che mi sono permessa di definire perfetta: parte benissimo e termina in modo superlativo. Sto parlando della serie MadMen che iniziò nel 2007 e ha accompagnato i propri telespettatori per ben 7 stagioni fino al 2015. La serie comincia negli anni ’60 fino a giungere al 1971. Assieme ai protagonisti assistiamo a una società in rapido divenire, compresi, ad esempio, anche abbigliamento e acconciature. Vediamo tutto il cinismo di una società che, dimentica delle relazioni umane, scarta tutte le persone che non riescono più a essere produttive, senza alcuna memoria per quello che sono state e che sono. Nella serie si toccano molti temi, dagli stipendi molto più bassi per le donne, dall’alcolismo (più o meno velato) dei protagonisti, ai vari t