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Nel deserto della parola

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Li ho percorsi tutti i luoghi dell'oblio dove la parola prende  la forma del cardo e diventa spina e sangue; non solo per il pavido.  E ho camminato su pietre aguzze, sostenuto da un solo silenzio, da una tenace visione: il luogo da percorrere nel silenzio, - ove si secca ogni dire - non è la mia dimora. La terra e gli inchiostri  che mi avevi promesso erano lontani, ma tenevo già pronte  nelle tasche della sacca le mie pergamene e i miei pennini: il luogo dove scriverò del silenzio percorso, là sarà la mia dimora.

(Redazione) Lo spazio vuoto tra le lettere - 01 - Un sacchetto di biglie

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  A cura di Sergio Daniele Donati "Scrivere" foto di Sergio Daniele Donati Cosa sia lo spazio e come la nostra coscienza lo possa abitare  è una questione sempre aperta. E, quando per spazio si intende l'universo complesso che il foglio bianco rappresenta per chi scrive, le domande si fanno pressanti.  Con quali (e quanti) segni vorrò arare quel territorio vergine? E quali semi decideremo di piantarvi? Quali significati vorremo lasciare nel dominio del non detto? E quanto -e come-  l'indicibile  condiziona quell'impulso magmatico e rivelatore che chiamiamo scrittura ? La parola sorge da un universo evanescente dai contorni indefiniti. E scrivere non è solo un gesto bambino, come quello di chi mette voraci mani in un sacchetto per estrarne parole, quasi fossero biglie. Allo stesso tempo scrivere rappresenta proprio quel gesto, nutrito però da una consapevolezza antica.  Spesso in chi scrive, specie se poesia, la scrittura si manifesta come una luce, un abbaglio su

Il segno

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Foto di Sergio Daniele Donati È greve  il segno, mai il foglio; e, lucido il pensiero, balbetta  la parola.  

Tre inediti di Davide Zizza

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Si nasconde Si nasconde dietro qualcuno o qualcosa –  non è la sera, non è una persona; si nasconde ma è presente, in ogni cosa se ne sta appartata, un vecchio pensiero che supera il vento –  si nasconde dietro qualcuno o qualcosa, non è una donna, non è un’eclisse –  tesse un filo e sta dentro ognuno, è la verità della pietra lo stupore dell’acqua che mormora –  si nasconde dietro qualcosa o qualcuno –  non è Dio e nemmeno suo Figlio, è una parola più antica dell’uomo: crea la storia e la strada percorre la terra e il vento.  Il terzo deserto Cercare il senso nascosto del libro lasciare che monti la sua tenda davanti ai nostri occhi e subito dopo la bruci per ricominciare un viaggio senza meta. La mente cammina a piedi scalzi sulle parole altrui. Ci vuole metodo: conoscere i tempi è saper dosare l'attenzione perché non perisca il volo della farfalla e non si chiudano le porte del crepuscolo. ________ Disegni di Silvia Tebaldi dalla serie "Hamsa" pubblicati su concessio

La piuma nera

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Hai perso la parola nel bosco. T'era sfuggita di tasca  mentre dormivi, la schiena appoggiata  alla quercia; nera. L'hai cercata, afono, ovunque,  persino nel buco del tronco, fonte di ogni predizione. Il merlo sopra a un ramo  cantava e rideva.  L'hai guardato;  sguardo assassino. La volpe ai tuoi piedi  guaiva.  L'hai cacciata a calci.  Disturbava la tua ricerca. La notte, disperato,  sei tornato a casa.  Sotto lo zerbino. Accanto alla chiave  solo tre cose: unaa piuma nera,  un ciuffo di peli  rossi  e una sola parola:  sciocco.