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Cinque poesie inedite di Gabriella Cinti

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  IL TUO PRIMO GIORNO Da questa freschezza, mattinale candore di vento, nutrita d’azzurro, muove il tuo viaggio verso i miei confini. Filando un istante di rugiada il chiarore si insedia nel sonno delle cose. Ferma nell’aria, sirena pensosa, rinuncio alla danza dei richiami. Non basta per l’oltre. Forzare ancora l’apparenza, irriducibile moto, conciliarsi con il nulla per bordi di sottrazione. Intanto l’incontro dell’oro nel verde racconta l’alba del mondo tra anelli aperti di tempo. Di bacche, di foglie, del puro vivere sia infiorato il tuo nido di luce per planare nel fondo del sogno portando tra le ali la Risposta suprema. Sia oggi il tuo Primo giorno. ____ IL NULLA È CERTO Seduta al centro tra la domanda e la non risposta accampata tra le curve grigie, i bivi del sé, del noi, tra le Norne, a vigilare il destino. Erranza di ore dilavate senza provvida bonifica: la talpa acquattata dentro il tempo tra tane di parole e interminabili semafori di silenzio, scava da sempre,