(Redazione) - Figuracce retoriche - 12 - Anacoluto
A cura di Annalisa Mercurio L’ anacoluto potrebbe essere definito scherzosamente il brutto Anatroccolo (notare l’allitterazione) delle figure retoriche. In questa puntata di Figuracce retoriche scopriremo perché, ma prima, come sempre, diamo uno sguardo all’etimologia della parola: il termine anacoluto deriva dal greco ανακολουθόσ ( anakoluthos ) , composto da αν ( an ) privativo e ακολουθία ( ak ólouthia) seguace. Quindi, nella sua traduzione completa significa ‘ che non segue’ . Già nell’antica grecia questo termine era usato con l’accezione di anomalo, irregolare. A questo proposito, Bice Mortara Garavelli scrive: “ Questo elemento, lasciato senza l’appoggio di una funzione sintattica congruente, rimane «sospeso» e nello stesso tempo viene messo in evidenza. La moderna linguistica testuale spiega tale irregolarità come un «cambiamento di progetto», intervenuto quando si mette in opera il discorso”. In parole semplici possiamo parlare di anacoluto quando siamo di fro