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(Redazione) - Speciale "Mediterraneo" - Mediterraneo, la radiazione cosmica di fondo di Alessandra Brisotto

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  Foto di  Sara Groblechner  su  Unsplash di Alessandra Brisotto Seduta sul molo, barcollando tra il mare e la terra, ascolto la radiazione cosmica di fondo. La sento ondeggiare cavalcando il tempo delle maree, penetrare l’acqua, la pietra su cui siedo infine il mio corpo. Chiudo gli occhi e comincio a viaggiare con lei, tuffandomi tra le onde burrascose e immergendomi nelle sopite profondità del mare. Il Mare Mediterraneo, tanto terribile e caro, mi travolge adesso con la sua forza, l’agonia dell’accoglienza esasperata di ciò che non gli appartiene davvero, trasformato da mani e idee di dominio, dalle plastiche con le loro forme inadeguate e le loro storie brevi nell’uso, lunghe nell’abbandono. Tutto mi passa attraverso. Anche quei pezzi di legno antico adagiati sul fondale, che mi guardano, vestiti di fango, coralli e alghe, con gli occhi dei pesci. Molti secoli fa, a volte millenni, si ergevano navi pompose ed arroganti sulla superficie del mare, alla ricerca di ...

(Redazione) - Speciale "Mediterraneo" - "Memorie di un marinaio " di Jonathan Rizzo

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Foto di  Sara Groblechner  su  Unsplash Ph. Dario Ignani Premessa Il mio nome è Edmond Dantès e sono un marinaio. Queste sono le mie memorie. Devo ogni cosa al mare. Mi ha insegnato ad essere uomo, mi ha dato la vita. E per farlo mi ha strappato dal cuore ogni respiro e profumo precedentemente conosciuti. Ho vissuto tre vite, tutte in mare, tutte nel Mediterraneo, tutte battezzate da isole, ma chiamiamole scogli in questa casa d'acqua nutrice feroce. Ogni scoglio nasconde ad attenderti una lezione come fosse un tesoro. Se sono divenuto l’uomo che sono adesso lo devo a quello che mi hanno imposto ed ho imparato all’isola d’Elba, all’isola d’If e all’isola di Montecristo. Ho studiato a memoria carte nautiche che nemmeno le contemplavano, ma io ho imparato a conoscerne i segreti e loro hanno vivisezionato i miei. Ma andiamo con ordine, in mare comanda l’ordine. In una tempesta è l’ordine che può salvarti la cucuzza. Sempre che Dio lo voglia. § Capitolo I - L’isola d’Elba Ave...

(Redazione) - Speciale "Mediterraneo" - Il Mediterraneo come soglia anche ebraica: Amichai, Someck e i Salmi - di Sergio Daniele Donati

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Foto di  Sara Groblechner  su  Unsplash Tra “Mayim”, “Shamayim”, “Ghematria” e la lettera מ (M-E-M) Il Mediterraneo , nella tradizione ebraica e nella poesia israeliana contemporanea, non si configura semplicemente come spazio geografico, bensì come luogo simbolico e teologico.  Esso rappresenta una sorta di soglia : tra acqua e cielo, tra caos e ordine, tra corporeità e trascendenza, tra elevazione ed abisso. In questo breve studio cerchiamo di analizzare tre prospettive tra loro complementari: la poesia di Yehuda Amichai, la scrittura di Ronny Someck, e la voce liturgica e poetica dei Salmi (Tehillim). Attraverso l’analisi linguistica , etimologica e ghematrica 1 delle parole mayim (acqua/acque) e shamayim (cielo/cieli), si intende qui restituire poi, almeno per cenni, la densità semantica e simbolica del Mediterraneo come figura liminale anche, ma non solo, nella cultura ebraica. 1. Etimologia di “ Mayim ” e “ Shamayim ” La parola mayim ( מַיִם ), “acque”, è m...