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Visualizzazione dei post con l'etichetta poesia inglese

My life has been a dream

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My life has been a dream of breathing fields of wheat and a gentle wind over juniper bushes and velvet mosses. Now I know that to die is to awaken and embrace unyielding mists of an irreversible insight and embody the mute answer of Ulysses to the sirens.

I've been waiting

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  Pourquoi pleures-tu? Pourquoi as-tu détourné  ton souffle  du sanctuaire de mon silence? I’ve been waiting  for your sign   for eons and eons;   I was just looking   for your gratitude   and recognition,   or for a translation   in the forgotten tongue   of the blind earthworms.   But every waiting,   and you know it,   if unheard,  becomes a star   and a shy hope   for other eyes;   as it dies.

Fonocene | Phonocene di Ilaria Boffa - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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È un vero onore e un profondo piacere potervi proporre un progetto di sound recording e poesia  (per l'ascolto potete cliccare su questo link )    dell'artista Ilaria Boffa, i cui fini registri espressivi si muovono su più forme che, come sotto spiega la stessa autrice, fondono la profondità lessicale, testuale e timbrica con l'ascolto e la ricerca sonora anche extra testuale e ambientale. Leggerla e ascoltarla diviene pertanto per il fruitore un'esperienza pienamente sinestetica unica che ridona alla poesia uno dei suoi sensi e significati più profondi: essere per chi la riceve spunto totalizzante e modificativo. Che cosa possiamo fare se non appartenere alla vita? sono i versi finali di questo componimento, nato in inglese e con esiti mirabili. E, forse, la risposta al tale domanda conclusiva è proprio nel processo creativo stesso eletto che dona esattamente, a chi ha la fortuna di viverne gli esiti, un un pieno senso di appartenenza alla vita (e non solo nel e per ...

Voix du désert - voice of the desert - voce del deserto

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Immagine di pubblico dominio ricavata dal web _______ Tu m'appelai    voix du désert,  mais dans ces plaines arides-là    je pouvais contempler   seulement l'absence   de moi-même, à moi-même. Et je n'avais rien  à dire de plus   dans ce vide sablonneux-là;   j'avais appris   à serrer mes lèvres   et à nier  mon propre nom. _______ You called me voice of the desert,  but  in those arid plains I could contemplate only the absence of myself, to myself. And I had nothing  more to say in that sandy void; I had learned to seal my lips and deny my own name. _______ Mi chiamasti   voce del deserto, ma in quelle aride pianure potevo contemplare   solo l'assenza   di me stesso, a me stesso. E non avevo nulla   più da dire   in quel vuoto sabbioso;   avevo imparato   a sigillare le mie labbra ...