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Due poeti allo specchio (Viviana Viviani e Sergio Daniele Donati)

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NATALE Natale amato dai bambini che sanno che Babbo Natale è il corriere Bartolini odiato dai commessi a progetto che s'impacchettano la speranza di un tempo indeterminato odiato dai poeti depressi e dai cattivi di professione e amato dai commercianti di panettoni e odiato da chi odia i canditi e le lucette e baciare le vecchie zie e amato da me perché ci sei tu che mi regali un buono regalo per la tua pigrizia e la mia libertà di scelta Ti comprerò un altro libro di Pessoa con il tuo buono dello scorso Natale amare è anche sorprendersi di quel che già si ha (VIVIANA VIVIANI  -  INEDITO 2022) EPPUR NON RIESCO Eppur non riesco a trarre stille d'oro dall'attesa  senza parlare della resina tossica  che trasuda dal tronco antico d'un ricordo malsano.  Qualunque cosa stia per venire - per avvenire - qualsiasi miracolo si manifesti nella festa delle luci io so che quel miracolo, quell'incedere sovrano e folle e intenso è sostenuto da una chiamata,  da un canto; dal nostro

Due poeti allo specchio (Viviana Viviani e Sergio Daniele Donati)

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IO SO CHE TU SAI Io so che tu sai del passo che si fa incerto alla porta del Silenzio, e sai dell'ironia che soccorre la mano incapace di accogliere sul palmo gocce dell'olio più sacro. Io so che tu sai e sorrido di nascosto del tuo finto stupore. (Sergio Daniele Donati - Inedito 2022) SO IL SILENZIO So il silenzio cavo delle montagne e quello fragile della notte la reticenza ostinata del telefono il mormorio inudibile del ripensamento e il tepore muto dell’intimità. Solo mi è ignoto il silenzio di quando tu non parli. (Viviana Viviani - Inedito 2022)

Gregor non si fa prendere di Viviana Viviani

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Stasera c’è festa nella nostra vecchia casa, invitati stirati di fresco bevono finti alcolici e parlano di fisco e stelle, tutti a misurarsi e fare drammi, in soldi, in anni, in chilogrammi. Io bevo acqua passata e mordo un po’di polvere guardando sul soffitto il ragno cui desti un nome; dicevi: «mai uccidere un ragno» li portavi fuori con delicatezza, ma Gregor non si fa prendere e non so ancora perché chiamavi amore una bugia e davi ai ragni nomi di scarafaggi. Gli invitati se ne vanno uno a uno due a due. Solo Gregor rimane; non lo vedo ma so che lo ritroverò sulla carta igienica o dietro al quadro di tua madre. La casa ora è vuota; esco sul balcone faccio bolle di sapone e una diventa la luna. (Tratta da "Se mi ami sopravvalutami" di Viviana Viviani - Controluna Edizioni)  _____________ Brevi note biografiche:   Viviana Viviani è ingegnere e giornalista pubblicista, collabora con le riviste on line Pangea news e Hic Rhodus e nel 2019 ha pubblicato la silloge poetica Se mi