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(Redazione) - AJAR (luccicanze) - 01 - Ajar

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  di Alba Gnazi AJAR (1) Mandavano un'ombra strana, i raggi del sole, tra le tapparelle accostate: una curva a zig zag semovente, non inclusa tra le trasparenze dell'estate, serigrafava la parete, i quadri, le fotografie, cancellando qui e lì sembianze e colori, immettendone di nuovi. Anche lì arrivava l'odore del mare; spaesava il respiro tra le incisioni oblique di salsedine sulla pelle e sulle strade; indovinava il punto fermo del mondo attorno a cui tutto si dipana, racchiudendone i battiti, inventando geografie a inesatte solitudini. Quando parlò, non fu per dire. Fu per custodire, nel retroscena del Sé offerto, il suono integro della sua voce. Lesse sul muro, fra le interlinee del buio, il brusio delle maree, il cuore antico degli alisei, l'occhio bianco di Tiresia che tutto vide: anche lì, anche quel corpo, anche l'accesa quiete del tempo intanto. Quando si alzò, non fu per andare. Fu per lasciare i tiranti dell'ombra allacciati alla sua assenza, che si f...

"La Mancanza" - su un inedito di Alba Gnazi - lettera aperta all'autrice di Sergio Daniele Donati

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  Talvolta è andare lontano, in solitudini senza echi, con la propria sola faccia, un’ombra, un'abitudine a sé da ricostruire. Trovando, scoprendo. Annusando, intuendo. Su una strada simile a tutto e mai percorsa, con anse e limiti ancora mai esperiti.  Senza nulla aspettare, nulla cercare, se non quanto lontano dentro si può, anche stavolta, arrivare.    Si cerca di non pensare, in quel lontano , allo squarcio che smozza l'orizzonte in là e in qua dal vecchio cerro, al tramonto popolato da divinità silvestri, nidi e arsure, stagioni ubriache e nudità fatiscenti, a una Terra di opulenze e mancanze per le quali non offrirsi crisalide, non rendersi sintomo e permanenza, ché la mancanza, sai, la Mancanza  non si misura a parole, a ore, o a lacrime.  Ha l'indolenza tagliente di una frase non scritta, di un telefono preso e riposto, preso e riposto, di una strada con fianchi molli sterrati sotto un sole che preme e non sorprende. Si arriva sempre in ritardo, s...

Cinque poesie inedite di Alba Gnazi con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

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  Alba Gnazi è poeta matura e piena, dalla scrittura sottile che richiama nei versi suggestioni naturali e corporee portatrici di simboli profondi. Le poesie inedite che qui proponiamo giocano sul crinale, per l'appunto, d'un sottile e sapiente equilibrio che manifesta tutta la tenuta di una parola in tensione creativa.  Il campo semantico connesso a natura e corpo poi diviene allo stesso tempo attore principale e sfondo di altro connesso alla parola.  Siamo di fronte, quindi ad un accesso "per gradini" alla conoscenza che si trasmette, quasi epidermicamente, quando i simboli narrano la possibilità di altri simboli, in un gioco metaforico senza fine che richiama alla natura più intima del linguaggio.  Tutto questo nella scrittura della poeta appare manifestarsi con un ritmo lento e in un certo senso inesorabile , che riteniamo un vero e proprio arricchimento per il lettore che si trova così a percorrere idealmente i testi con un pensiero laterale ben presente: l'e...