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Visualizzazione dei post con l'etichetta Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta

(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 12 - Fedro, chi sei? (PARTE SECONDA-LA DINAMICA DEL VIAGGIO)

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  A cura di Sergio Daniele Donati Nel precedente articolo sul Fedro di Robert Pirsig  (per leggerlo cliccare qui)  ho accennato alla dinamica del nascondimento, delle voci che si dissolvono nel silenzio delle praterie che accompagnano il lettore nel racconto, in altre parole dell' evanescenza di ogni dire nel flusso di un tempo tiranno.  La voce narrante e protagonista del romanzo si trova, nella sua ricerca di tracce,  proiettato in un viaggio, reale ed onirico  allo stesso tempo, in cui i tre tempi (presente, passato e futuro) si manifestano in relazioni fra loro inusitate. Robert Pirsig è maestro di queste "divagazioni" tra un presente, denso di insegnamenti filosofici attuali, e il recupero di un passato personale critico.  Sono i limi, scivolosi ma fertili, della rielaborazione del passato sotto la luce del presente. E il futuro? Il futuro il protagonista lo porta dietro di sé, sul sellino della moto. È il figlio adolescente Chris che assorbe la stranezza di un padre

(Redazione) - Lo spazio vuoto tra le lettere - 08 - Fedro, chi sei? (PARTE PRIMA - PREMESSA)

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  A cura di Sergio Daniele Donati "Che fai, Sergio, ci provi ancora ad evocare quella voce? Eppure lo sai cosa significa richiamarla, e quali venti gelidi sollevi il suo nome. Perché lo fai?" Già, perché lo faccio? Non certo per togliere ogni dubbio sul fatto che il Fedro che dà il nome a questo litblog non sia lo scrittore latino (per qualche notizia cliccare  qui ), né il personaggio tanto caro del celebre dialogo di Platone (qualche notizia su dialogo potrete trovare  qui ), ma la voce evanescente del romanzo "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" di Robert Pirsig (notizie bio-bibliografiche sull'autore) .  Non si evocano certe presenze solo per toglier dubbi agli altri. Robert Pirsig Come sia strutturato il testo del romanzo lo sappiamo tutti (è stato romanzo di formazione per tanti di noi).  Il protagonista percorre sulla sua motocicletta le profonde realtà degli Stati Uniti in compagnia di suo figlio preadolescente Chris e di due amici

Robert Pirsig - Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta

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Come parlare di te Fedro? Come parlare con te? Tu, giovane, troppo giovane, filosofo della Qualità, ormai celato, nascosto, ritroso, lasci tracce del tuo passaggio. Ma sono orme di cervo in un bosco in cui fitta cade la neve. Troppo presto cancellate. E obblighi noi, fragili cercatori, ad iniziare la nostra narrazione per arrivare alla tua storia. Tu, ormai fantasma, sei l'emblema, dell'oggetto della scrittura, della narrazione. Si narra di sé per scoprire la presenza di altro in sé. Un Chautauqua, un'auto narrazione dei nativi americani, un raccontarsi interiore per arrivare a percepire la tua presenza, non più come traccia, ma come condizione del proprio essere. Tu, Fedro, ormai diluito nel mondo, elettorshockato, lobotomizzato, ormai fantasma, non puoi che implorarci di lontano, dalla tua assenza, di avere memoria del tuo passato. Ma le tue tracce sono così flebili che siamo obbligati a narrare il nostro presente per ritrovare te. Ed è uno sforzo immane, in