Mon double rêve (à l'hôpital et des mois plus tard)
Fu un doppio sogno; osservavo il tuo sonno dandoti la mano, piano. Poi non eri più tu: eri lei, la malattia dalla quale non si guarisce. Il vetro era offuscato da una gelatina trasparente. Non parlavi, non parlavi non parlavo: non potevo. Mi dicesti con lo sguardo: "Attento al tuo risveglio", il vetro offuscato da una gelatina trasparente - cataratta inoperabile dei miei occhi. Non ero io, non eri tu, non era lei era l'assenza; era l'assenza la manifestazione della malattia dalla quale non si guarisce. Era lei, la malattia, il vetro offuscato da una gelatina bianca, per l'ecografia delle voragini del mio cuore. E ti guardavo respirare piano e non parlavo, il vetro offuscato da una gelatina trasparente. Aprii gli occhi, - corsia, silenzio, notte rantoli, un anziano chiamava sua mamma; senza sosta - non saresti tornata, non saresti tornata più; il vetro offuscato da una gelatina trasparente per l'ecografia delle voragini nel mio cuore. Tes