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Quattro inediti tratti dalla silloge "Se mi sfiori (s)fiorisco" di Valentina Meloni

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donna cosmo sono una donna cosmo ho in me vortici di stelle la luna e i pianeti e il corpo celeste del creato negli occhi orbite e rivoluzioni tra i seni venti e maree nelle mani fiumi e foreste nei capelli rami pulviscolo di sogni e il mio grembo è un prato fiorito un giardino incantato in cui sbocciano le aurore sono del mare dell’acqua del vento sono del mare dell’acqua del vento non mi puoi prendere legare incatenare sono del mare dell’acqua del vento vado per strade tessute di bisso e fluttuo con le maree del mio essere vago per campi di luna in luminosi sentieri intenta sono del mare dell’acqua del vento sono del tempo buono quello che non si conta e navigo su oceani di solitudine persa in abissi infiniti di malinconie solo mie mi perdo negli idrogeni del mondo… io sono del mare dell’acqua e del vento c’è un pianto nel cielo il freddo m’è penetrato nelle ossa oggi tutto riluce di vaghezza c’è un pianto nel cielo che resta sospeso tra nubi e desiderio la siepe si è innalzata a dis

Tutto il blu del mondo di Valentina Meloni

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Pubblicato su concessione di Valentina Meloni ecco l’inverno col suo passo lento cadenzato di voli, dolce lamento di un sonno lunghissimo e sereno. non si posa ancora la nostra neve e le foglie che cadono, neppure loro possono davvero farci del male adesso che viene la notte del seme ci prende la mano ci fa acquietare… sai, amore, ho raccolto il canto dei mille e più uccelli del nostro tempio e ho riconosciuto la tua solida voce impastata di dolore e di vento io non so dirti perché ho tremato quando ogni sillaba si è andata posando come una carezza affiorante di parole su tutti gli alberi della mia foresta io non so dirti perché ho pianto e in cielo si è aperto un rovescio d’azzurro che ha colorato tutta l’aria d’intorno… ma adesso che hai accarezzato di pioggia tutte le mie radici nascoste non posso fermare questa primavera precoce mi fiorisci dentro a ogni nuovo fiore ogni seme spinge fuori la sua anima sottile e mi feco