Horror Vacui (Inedito di Nerio Vespertin) - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

"Horror Vacui" di Nerio Vespertin " Natura abhorret a vacuo " (la natura rifugge il vuoto): così recita l'adagio latino che si pensa essere traduzione di un pensiero di origine aristotelica, nata dal contrasto del filosofo greco con il pensiero atomista. Tale idea pare definire il vuoto o come inesistente o, quanto meno, subito colmato e riempito dalla natura stessa. Al di là della prova scientifica dell'esistenza del vuoto, ormai assodata da secoli, l'idea di una sorta di terrore nei confronti del nulla ha avuto enormi influssi sia in letteratura che nell'arte figurativa, tanto da portare molta critica a definire come effetto dello stesso horror vacui ogni espressione artistica in cui è evidente una tendenza riempitiva. Si pensi ad esempio a molta della produzione barocca sia in poesia che in arte da molta critica anche recente (vedasi Praz) in parte spiegata con una osrta di repulsione per il vuoto . Tuttavia assenza, vuoto, e tutto ciò che è de...