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Il quarto Alef-Bet - 06 (He/Vav)

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Ha il suono delle Gymnopèdies quel nostro guardar lento fuori dalla finestra. E la vita che si srotola sotto il nostro sguardo in risate sguaiate ci mostra la via  circense dell'interpretazione. Il simbolo si fa gioco le sere d'estate; mentre allenta il giogo sui nostri colli il profumo persistente del gelsomino, la seduzione evanescente e femminea delle belledinotte.

Il quarto Alef-Bet - 05 (Dalet/He)

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Sono cinque - e forse più - gli accessi del Sacro  al nostro Corpo e cinque i messaggeri alati della parola. Il primo dice dicendo , il secondo parla dal silenzio, il terzo giace  immobile nelle paludi fertili  del vuoto tra le lettere, il quarto veste l'abito d'un sovrano sdentato  e ride dell'inciampo e della balbuzie  d'ogni nostro dire. Del quinto non cercare il volto; abituati alla curva della sua schiena povera mentre mescola polveri e ingredienti e borbotta in lingua antica formule di ritorno alla terra rossa delle origini.  

He (terzo ciclo)

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"He" di Sergio Daniele Donati Stiamo tutti fermi a osservar la soglia a farci cogliere dallo stupore d'un vento lontano. Pochi però sanno o dicono del dolore d'ogni narrazione dello strappo e dell'abbandono, del timore che crea un viaggio se non ne sai immaginare  la possibilità di ritorno. Per questo resto ancora un poco nel luogo protetto e apro la finestra. Che il presente e l'altrove si mescolino sulla mia fronte a formare speranza

He (in tre versi)

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  Disegno ed elaborazione fotografica di Sergio Daniele Donati Un intervallo di quinta giusta tra il Silenzio del Creato e il brusio della Vita

He

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L'anima cetra arpeggia scale e accordi sottili  eleva gridi d'esistenza  d'un cuore bambino  rende possibile nel canto  l'abbraccio al mondo         l'anima soffio protegge         i passi dei figli del Silenzio         separa semi dalla terra         e li lancia verso un cielo che ride  Mi dicevi “io vado”  guardai a terra inizio e fine del mio mondo         Chi non accoglie         tra sterno e clavicole         un vagito neonato?