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Et vous êtes passée

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"Et vous êtes passée Demoiselle inconnue À deux doigts d'être nue. Sous le lin qui dansait" (J .Brel) Non lo dico io; lo dice Jaques Brel nella più lirica delle sue canzoni. Io invece sono un pover'uomo. Un essere banale davvero che ha avuto nella vita il massimo punto di elevazione (e di bassezza) nell'aver capito profondamente quanta ruvidità possa portare ai nostri piedi il fragile e delicato esercizio della "danza su fili di lino". Io sono una pietruzza banale del gretto di un fiume impetuoso che ha avuto come massima elevazione (e punto di bassezza) l'aver saputo dire ai diamanti, zaffiri, perle e giade che ha incontrato un bisbigliato: "Eccomi qui. Ci sono". Io sono il più umile degli allievi davanti al più grande dei maestri.  Un figlio poi, e prima, che ha avuto la massima elevazione (e punto di bassezza) nell'aver saputo dire "Basta, io da ora faccio da padre a me stesso" , propri