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Uno zero

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  Lionello Balestrieri - Beethoven, 1900 Oggi apro un cassetto, e non so perché il ricordo del tuo nome - quello vero - produce balzi nei miei tempi. Li vorrei lenti,  ma saltellano come fiammelle attorno a un suono barbaro  e vuoto. Il tuo farti ombra ha messo a fuoco un nome vacuo - è cosa chiara. Ti sei resa impronunciabile e, per imitatio dei , lo sai, di te parlano nel bisbiglio. Non io, che resto fedele a una promessa: “né un più, né un meno”, dicevi, “ma uno zero”. Così è stato e così sarà; è il saldo del mio debito. Lo pago, con animo leggero. Le convenzioni matematiche,  però, non le decido io; Sergio è piccola cosa, anche di fronte al nulla - soprattutto di fronte al nulla. Gli zeri, lo si voglia o meno, formano le migliaia e poi i milioni, quando seguono una solitudine. Beethoven Violin Sonata No.9, Op.47 'Kreutzer' (esec. Oistrakh/Oborin )