Tet
 
Tet di Sergio Daniele Donati             Entrare in un mondo altro - quello che ci portiamo dentro urla, come un cagnolino il suo desiderio d'essere portato a passeggio - è un passo lento. Il saggio sa cosa lascia e memorizza i passi di ritorno per non perdersi nella selva delle seduzioni. Io, che saggio non sono, ricordo che quando  cercai di varcare, incosciente, per la prima volta quella soglia fui fermato dalla mano salda del mio Maestro. Si perdevano in un ricordo salato e umido i suoi occhi mentre mi diceva: Non ancora Sergio, non sei pronto.
