Estratto dalla raccolta inedita "All' uomo azzurro" ("Dla błękitnego mężczyzny") di Izabella Teresa Kostka - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati

 

È sempre un grande onore – e motivo di grande responsabilità – ricevere da una poeta la possibilità di leggere e pubblicare in estratto una sua raccolta ancora del tutto inedita.
Questo perché in un certo senso l'occhio che si addentra in territori ancora del tutto inesplorati porta con sé anche l'onere del maggior rispetto che si deve tributare alla spontaneità di un dono puro e importante. 
Se poi i versi che si ricevono nascono in una lingua che – ed è una grave pecca – non si conosce e ci si affida alla traduzione della stessa poeta, oltre al senso di responsabilità si vive una sensazione necessariamente dialogica in cui il lettore si pone all'ascolto, oltre che dei significanti che ricava da versi italiani, di suoni, così come li immagina,  in gran parte sconosciuti.

E in questo gioco di scatole cinesi, di matrioske, ancora di più la piacevole sensazione di lettura si è amplificata nel caso specifico perchè i versi di Izabella Teresa Kostka sfiorano con la delicatezza che li contraddistingue il tema amoroso in modo del tutto peculiare, con continui richiami alla corporeità della parola e ad una certa "sensualità del dire". 
Un certo Eros è sicuramente presente in questi versi ma è un Eros che disvela e porta al richiamo alla conoscenza, mai un esercizio fine a sé stesso. 
E, se c'è un corpo, come sopra si diceva, molto presente, è un corpo che sa porre dubbi sull'esistenza e sulla relazione. 

Qualche esempio?

[(...) mentre nelle vene scorri/plasmandomi come fossi/schiuma di quella risacca (...)]
[(...) come una lastra di vetro/che divide/le mie voglie dall'immenso azzurro/degli occhi tuoi eterni. (...)]
[(...) ma io ti appartengo tutta/seppur lontana, ma così vicina./Dissetami col tuo azzurro. (...)]

E, a proposito di azzurri, pare di poter dire che nella raccolta che oggi vi presentiamo in estratto – una raccolta che la stessa autrice definisce "in itinere" costante – il richiamo al colore sia una costante interessante, atteso che a volte assume richiamo diretto alla sensualità cui prima si faceva cenno, altre, al contrario, diviene simbolo di una spiritualità e di un lieve richiamo alla sacralità dell'esistenza che tutti noi dovrebbe  sensibilizzare. 

D'altronde lo dice esplicitamente la poeta:
(...) E mai mi pentirò/perché l'estasi/è un dono divino. (...)

Eros e sacro, indissolubilmente legati in un rapporto reciproco e pulsante di causa ed effetto (sono causa ed effetto allo stesso tempo l'uno dell'altro?).
Questo pensiero ha in poesia una storia davvero antica e importante, una storia millenaria che dal Cantico dei cantici, attraverso alcune espressioni anche dei Veda, arriva sino ad alcune pregevolissime produzioni poetiche contemporanee.
Se Eros e Sacro in poesia sono due tra i più importanti domini dell'Altrove, pare che in questa raccolta la poeta li sfiori con la delicatezza che loro è dovuta e lasci al lettore la fantastica avventura di dare alla parola la dignità di un percorso che riguarda l'essere umano in sé.

il caporedattore – Sergio Daniele Donati



ESTRATTO DALLA RACCOLTA

***
L'oceano ha il tuo nome
mentre nelle vene scorri
plasmandomi come fossi
schiuma di quella risacca
nell'inquieto andirivieni
che consuma e mai sazia
i miei vuoti
in costante di te mancanza.

E il cielo porta il tuo nome
mentre mi fondo col tuo respiro spiaggiato
dove la vita ebbe inizio.

*
Ocean ma twoje imię,
gdy płyniesz w żyłach
kształtując mnie jak
pianę wiecznie
niespokojnych pływów,
co konsumują i nie nasycają
pustki
tej ciągłej za Tobą tęsknoty.

I niebo nosi twe imię,
gdy stapiam się z twym oddechem
spoczywającym tam,
gdzie zaczęło się życie.

***
Quest' amore
incompiuto
vibra nell' incavo dei seni
come una lastra di vetro
che divide
le mie voglie dall'immenso azzurro
degli occhi tuoi eterni.

*
Ta miłość
niedokończona
wibruje w zagłębieniu piersi
jak tafla szkła
co dzieli
moje pragnienia od bezkresnego błękitu
oczu twych nieśmiertelnych.



***
Vorrei scrutarmi con gli occhi tuoi,
conoscermi con le tue labbra così
inarrestabili come lo scorrere del tempo
per me già ostile perché se ne vanno lontano
le oche selvatiche, lasciando alle spalle
quel che del mio sorriso, in te, rimane.

*
Chciałabym zobaczyć siebie Twymi oczyma,
poznać Twymi ustami nieustępliwymi
jak wrogi dla mnie upływ czasu,
gdyż dzikie gęsi odlatują daleko,
zostawiając za sobą to,
co z mego uśmiechu w Tobie zostaje.

***
Ma come potrei
rinunciare al tuo amarmi
impetuoso come se il domani
non dovesse mai risorgere
dalle nostre ceneri arse
là, dove ogni ragione
cede al potere dei corpi.

E mai mi pentirò
perché l'estasi
è un dono divino.


*
Jak mogłabym
zrezygnować z twej miłości
tak porywczej, jakby jutro
nigdy nie miało się odrodzić
z naszych popiołów spalonych
tam, gdzie umysł
poddaje się władzy ciał.

I nigdy nie będę tego żałować,
bo ekstaza
to dar Boży.




***
E rimango cieca quando
porti via lontano gli occhi tuoi
così azzurri che perfino l'oceano
e il cielo sembrano sbiaditi
e piangono la loro assenza.

*
I staję się ślepa, kiedy
zabierasz daleko swe oczy
tak niebieskie, że nawet ocean
i niebo wydają się wyblakłe
i opłakują ich nieobecność.

***
Come posso rinunciare al cielo,
quando ogni parte di me implora:
avvolgimi nell'azzurro...

Il ghiaccio copre il cuore
e il sudario la carne
ma io ti appartengo tutta
seppur lontana, ma così vicina.

Dissetami col tuo azzurro.

*
Jak mogę zrezygnować z nieba,
kiedy każda ma część błaga:
otul mnie błękitem...

Lód pokrywa serce
a całun ciało
lecz cała należę do ciebie
choć daleka, to tak bliska.

Napój mnie błękitem.


***
Non può essere dannato
quel che sfiora il paradiso
e le tue mani di cielo così
azzurro adagiate su ogni
mio tormento

Quell'Eden,
come potete
chiamarlo maledetto?

*
Jak można potępić
to, co dotyka raju
i twe dłonie z błękitnego nieba
położone na mym
każdym cierpieniu

Ten Eden,
jak można
zwać go przekleństwem?


Testi e traduzione da e verso il polacco della stessa autrice


NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE
Izabella Teresa Kostka è nata a Poznań (Polonia), dall’anno 2001 risiede a Milano, dal 2010 naturalizzata italiana. Ha conseguito una laurea magistrale in pianoforte, è scrittrice e poetessa italo - polacca, ex docente di pianoforte, giornalista culturale freelance, traduttrice, organizzatrice e presentatrice di eventi culturali tra cui del programma ciclico culturale "Verseggiando sotto gli astri di Milano", organizzato con il patrocinio del CERIFOS di Milano. Caporedattrice e fondatrice del blog culturale “VERSO – spazio letterario indipendente”, redattrice e collaboratrice del portale giornalistico "Alessandria Today", collaboratrice del mensile polacco di cultura e letteratura "Bezkres/ Infinito" nonché del bisettimanale letterario on-line a Varsavia "Pisarze.pl / Scrittori. pl" e del periodico dell'emigrazione "Listy z daleka / Lettere da lontano" pubblicato dal 1996 in Belgio. 
Ha ottenuto numerosi premi letterari nazionali e internazionali tra cui importanti riconoscimenti per l’attività artistica e letteraria svolta, da ricordare sicuramente i tre primi premi in tre anni consecutivi al concorso di poesia edita Leandro Polverini (Anzio, Roma) per le seguenti raccolte poetiche: "Gli esclusi dall'Eden" (CTL Livorno Ed.), "Le schegge" (Irda Ed.) e "Ka_r_masutra" (Kimerik Ed.). 
Per le poesie appartenenti alla corrente del Realismo Terminale da ricordare il 3° Premio al Concorso Letterario Premio Casinò di Sanremo 2018 per la silloge inedita “Pillole” di 30 componimenti e , per la stessa raccolta, il 3° Premio al Premio Internazionale A. Seneca a Bari (2018) nonché il Primo Premio come La migliore pubblicazione poetica su importante blog letterario statunitense "Spillwords. com" (per il testo "Il risveglio"). Ha pubblicato dieci libri di poesie: Gli scatti (2014), Granelli di sabbia (2014), Caleidoscopio (2015), Peccati (2015), A spasso con la Chimera (2015), Incompiuto (2015), Gli espulsi dall’eden (2016), Le schegge (2017), Si dissolvono le orme su qualsiasi terra – Rozmywają się ślady na każdej ziemi ( italiano - polacco, 2017), Ka_r_masutra (2018,) ed è stata redattrice e traduttrice di diverse antologie collettive bilingue ("Ponte poetico" Kimerik, Inter Amicos " vol. 1 e 2 ed. Dobrota, Antologia dedicata a Wisława Szymborska, Tempra Edizioni; "Panta Rei" antologia bilingue italo - polacco , Inspiracje). Sue poesie sono presenti su molte prestigiose antologie tra cui “Novecento non più. Verso il Realismo Terminale” con lettera di Guido Oldani (LaVitaFelice), “Il segreto delle fragole” (LietoColle), "L'antologia proustiana" (La Recherche), "L'occhio di vetro (Mursia), le sue pubblicazioni compaiono su diversi siti e su numerose riviste letterarie in Italia, Belgio, Polonia, Usa, Argentina e Inghilterra. Da anni partecipa alla rassegna Bookcity di Milano, a numerose fiere editoriali e a diverse trasmissioni radiofoniche e televisive (tra cui "Angoli" ETV Como). Portavoce del Realismo Terminale per la Polonia. 
Potrete reperire la sua biobiliografia estesa a questo link

Questo, invece, il suo sito ufficiale






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Commenti

  1. Una grande artista internazionale e organizzatrice di eventi. Grande stima

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    1. Si, e siamo davvero lieti di averla su Le parole di Fedro

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