L'ascolto del Sacro (Kaddish - קדיש)
 
  Tra le pieghe dell'onda vibra una voce, un sussurro che il rombo del ricordo non può coprire,  una voce che avanza e ripete, a chi la sa intendere e orecchie bambine, nenie di consolazione.  È il canto della qualità, la coperta di neve su tracce di felino. Non chiede attenzione e abbraccia il silenzio.  Il Sacro canta, in assenza di pubblico, nelle vene d'un corpo giovane e tra le canizie e i calli del saggio.  Cancella ogni memoria, ci congiunge per salto al presente e si pone come specchio davanti ai seicentotredici nomi del nocciolo della pesca.  Sacro è il filo d'oro, la cucitura e l'increspo delle labbra quando abbandonano le maschere di Narciso e s'aprono al sorriso.  È il tempo d'ogni riconciliazione, nelle mani che accolgono i sudori d'un figlio adolescente. È dove lo si chiama; tra le stasi delle pietre e i respiri del pastore.  Nelle pieghe delle onde una voce canta un canto e i piedi del sacerdote si coprono di sabbia e acque e sale.  Sacro è l...
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
