Cinque poesie inedite di Fosca Navarra - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati
Siamo davvero lieti di poter accogliere sulle nostre pagine delle poesie inedite di Fosca Navarra giovane poeta dalla produzione letteraria già molto interessante e ricca.
Come vedrete si tratta di poesie dall'apparato simbolico e metaforico interessante e molto vivace nelle quali spesso la poeta predilige rivolgersi ad una seconda persona singolare, ad un TU, dai contorni cangianti.
È questa una scelta stilistica con una sua precisa storia nella poesia italiana che rende spesso il senso profondo di una ricerca di intimità col lettore, effetto che in questo caso viene amplificato dalle figure retoriche ricorrenti utilizzate e dal richiamo ad un corporeo sempre presente.
Un'autrice, dunque, a nostro avviso da seguire con estrema attenzione e cura e la cui lettura è per il lettore un interessante viaggio nelle musicalità di corde sottili e delicate.
Per la Redazione de Le parole di Fedro
il caporedattore - Sergio Daniele Donati
1.
Del romanzo appena aperto tu sei
l’eclissi
e poi lo spettro che non sa
strappare via le ali dalla morsa bianca che
si mischia alla rilegatura di saliva e di roventi
intrecci di capelli.
Sei la storia che ha infestato il libro,
una voce che attraversa le parole
come l’ombra
di un uccello muto sopra le formiche.
2.
Un miracolo del buio:
separarci insieme, a vista,
nella nave che si approssima all’approdo.
E tutto il mare viene prosciugato
da una linea d’oro che ci invita
a inseguimenti di bagliori scalzi, a scivolare
nelle maglie di un effluvio ma evitando
che su un dito della mano alieno al petto
bruci inutilmente
la malia di un filo stinto.
3.
È il silenzio
e non è la calma
che ci accoglie in fondo a questa strada
come il porticato che ci toglie fradici e tremanti
all’acquazzone. È il silenzio che non salva,
che non sa la morte; è il piacere cavo,
un bicchiere vuoto tra le dune della bocca.
4.
Nell’incontro rinnoviamo lo stupore
per i primi passi incontro a un dispiegarsi
di orizzonti affissi a mezzogiorno.
5.
Quando tu mi odiasti
le mie lacrime acquietarono l’incendio
e scavarono la piaga in cui dormimmo
tu sul bordo, io
nel mezzo del mio sangue
come sta la barca nel delirio del naufragio.
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Quando tu mi odiasti
le mie lacrime acquietarono l’incendio
e scavarono la piaga in cui dormimmo
tu sul bordo, io
nel mezzo del mio sangue
come sta la barca nel delirio del naufragio.
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NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE
Fosca Navarra (2000) è nata e vive a Napoli, dove si è laureata in Lettere Classiche. Ha pubblicato la raccolta di poesie “Perdutamente” (Ensemble, 2023), che è stata selezionata al Premio Camaiore, il romanzo “La notte fa ancora paura” (minimum fax, 2025) e diversi racconti su riviste online tra cui Minima-Moralia, Micorrize, Narrandom, Neutopia e Altri Animali. Suoi testi poetici sono apparsi su Interno Poesia, Poetarum Silva, Inverso e Suite Italiana.
Spelndide
RispondiEliminaMolto belle, grazie 🤩
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