Echi di Fedro - Terza fase - 04 - "Quasi Vola" di Adriana Tasin, Camilla Ziglia e Antonella Sica
Foto di pubblico dominio di Patrick Tomasso trovata sul sito Unsplash |
QUASI VOLA
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PRIMA TAPPA
ADRIANA
devono essere stati gli occhi a cadere per primi,
poi le ali, hanno visto il riverbero dell’acqua
creduto che lì continuasse il cielo, invece
era fontana che cullava una casa rossa
legatura tra fiore e ala, tra portanza e perdita
sostiene il corpo una boa di petali lo sospinge
al varo dell’irriconoscibilità
ma ora con bellezza intatta ancora
galleggiando nuota quasi vola
CAMILLA
Galleggia prona sull’acqua del fontanino
ali, becco inerte sfiora il pelo.
Come sia crollata è il mistero
semplice del parco.
Come sia morta lo dice il petalo
di geranio tra le penne
un cuore strappato.
ANTONELLA
È un fragore che più non senti
l’acqua che cade e ti culla
sempre la stessa, filtrata
educata all’assenza di vita
senza larve, senza batteri
il corpo nero di piume squilla
sulle pietre artificiali
levigate sul fondo
la tua piccola morte pianta da petali cremisi
è l’unica cosa viva
in questa fontana che mente natura.
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SECONDA TAPPA
ADRIANA
Nel parco il mistero veniva sostenuto
da petali cremisi dal fragore delle cascate
e da ali semichiuse (piume squillanti)
scuotendo gli anni l’acqua del fontanino venne
chiusa con un gesto si arrese a totale silenzio
[angeli agli angoli degli occhi dei pesci di bronzo]
fiori e cuori strappati ora crescono dappertutto
ANTONELLA
Chissà com’è dal volo cadere
e galleggiare tra i riverberi del cielo,
sul muro della casa rossa che si sfalda
nell’acqua del fontanino
chissà com’è lasciarsi cullare dal mistero
fino a dimenticare il volo
coi petali perduti di geranio
come ali di pudore sugli occhi
CAMILLA
Passa un coppo e la riversa supina
sull’erba. Cuore teso, petto aperto,
crocifissa. Accertano il decesso,
la specie migratoria.
Il mistero del parco chiuso prima
della decomposizione pulita:
il grande sacco nero
che toglie alla terra.
Il petalo rimasto nella vasca
affonda piano.
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NOTIZIE BIOBIBLIOGRAFICHE
Camilla Ziglia è nata e vive
a Brescia. Per la diffusione della poesia ha condotto una rassegna di
presentazioni, ha preso parte a lavori di giuria di premi letterari
per adulti e scolastici. Collabora occasionalmente con una casa
editrice come editor e è componente della redazione
dell’Enciclopedia dannunziana online (progetto ministeriale e del
Vittoriale). Ha condotto un laboratorio di aggiornamento su “Poesia
e conoscenza del sé” per il personale docente (UST Brescia).
Sue letture hanno
accompagnato il vernissage della mostra fotografica di Roberto
Damiani “Lo spessore dell’acqua” (esposto al Museo Ken Damy di
Brescia e a San Lorenzo di Gussago); ha esposto i propri testi nella
mostra fotopoetica curata dal fotografo e studioso Giuseppe Mongiello
presso e con il patrocinio dell’Accademia degli studi salodiani.
Suoi inediti hanno ricevuto
riconoscimenti in concorsi letterari e compaiono in diverse antologie
ad essi legate; la
raccolta poetica
Rivelazioni d’acqua
(2021, Puntoacapo Editrice) è stata più volte premiata e apprezzata
in pregevoli recensioni. Altri testi sono pubblicati in siti, blog,
riviste e nelle antologie I
giorni invisibili,
a c. di Monica Moka Zanon (Il Babi editore 2023), iPoet,
lunario in versi. Tredici poeti italiani
(LietoColle 2019), Transiti
poetici a c. di
Giuseppe Vetromile, 2022; Lo
sgabello degli angeli,
a c. di Tania Di Malta, 2022.
Sue pagine critiche e
recensioni sono consultabili in rivista scientifica “Letteratura e
dialetti” di Fabrizio Serra Editore, in siti e blog come “Di
sesta e di settima grandezza e “LaboratoriPoesia” dei quali è
redattrice, in “Voci” dell’Enciclopedia dannunziana.
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Antonella Sica,
genovese, è laureata in Lettere Moderne. Regista e manager culturale
in ambito audiovisivo e cinematografico, ha fondato e co-diretto il
Genova Film Festival dal 1998 al 2015. Ha diretto e realizzato
cortometraggi di fiction e documentari selezionati e premiati in
numerosi festival.
Ha pubblicato quattro raccolte di poesia:
Fragile al mondo
(Prospero Editore, 2015), La memoria
nel corpo (Rayuela Edizioni, 2019) e
L’ira notturna di Penelope
(Prospero Editore, 2022) e Corpi
Estranei (Arcipelago Itaca, 2025) che
ha vinto il Premio “InediTO - Colline di Torino” nel 2023. Suoi
testi poetici sono stati selezionati e premiati in vari concorsi, tra
cui Bologna in Lettere,
il Concorso Letterario Guido Gozzano,
il Premio Lorenzo Montano,
il Premio Arcipelago Itaca
e Poeti Oggi.
Le sue poesie sono apparse su blog e riviste online come Inverso
– giornale di poesia, Poesia
del nostro tempo, Neobar, Laboratori
Poesia, Larosainpiù,
Ex-Libris,
Cartesensibili,
Metaphorica,
Menabò
e Versante Ripido.
È presente in alcune antologie fra cui Singolare,
molteplice (puntoacapo 2022) e Settimo
repertorio di poesia italiana contemporanea (Arcipelago
itaca 2023).
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Adriana
Tasin è nata a Tione di Trento, nel 1959. Si è
laureata in Scienze Naturali, all’Università di Bologna, e fino al
2021 ha insegnato discipline scientifiche in Val Rendena, dove
tuttora vive, a Madonna di Campiglio, nel cuore del Parco Adamello
Brenta, ai piedi delle Dolomiti.
Ha pubblicato le raccolte Il
gesto è compiuto (puntoacapo
Editrice, 2020), Fatti reali
immaginari (Arcipelago
itaca Edizioni, 2022) e Voragini
d’azzurro (Interno Libri
Edizioni, 2025). Suoi testi, editi e inediti, hanno ricevuto
importanti riconoscimenti e sono apparsi in blog letterari, giornali,
riviste e numerose pubblicazioni antologiche; alcuni sono stati
tradotti in spagnolo, da Antonio Nazzaro, per il Centro Culturale
Tina Modotti e per le Scuole di Poesia di Cuba (in occasione della
trentesima edizione del Festival Internazionale della Poesia
dell’Avana).
Meraviglioso dialogo!
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