La Grecia di Nicola Crocetti Instant poem di Carlo Penati - con nota di lettura di Sergio Daniele Donati


La capacità di Carlo Penati, tra le mille altre, di saper cogliere in medias res l'essenza delle altrui parole e di saperla trasformare in intuizione poetica mi ha sempre sorpreso. 
È come se il grande poeta che è vivesse appieno il divertissement di dar corpo a ciò che, tra i mille non-detti, le parole degli altri spesso celano.
Appunto di divertimento e gioco si tratta ma, certo, di un gioco che ha tutta la serietà e rispetto delle regole dell'attività ludica dei bambini.
Mi è capitato più volte di vederlo creare così, la penna in mano a cogliere i profumi dei luoghi in cui le parole altrui lo trascinano e dargli nuova forma poetica.
Qui lo vediamo all'opera sull'onda della fascinazione, che immagino immensa, di sentire Nicola Crocetti parlare della moderna poesia greca.
E i versi che Carlo Penati ci restituisce sono stupendi davvero.
Intensi, incisivi, a volte quasi aforistici versi che qui il poeta ci dona e che vi invito a gustare col piacere, forse un po' bambino, di una creazione spontanea, quasi che si volesse onorare un dato per ogni buon poeta palese: la Parola si crea dalla Parole e l'Altro palpita sempre dentro, accanto e sopra i nostri stessi versi.

Con Carlo Penati la estemporaneità creativa e poetica diviene alto valore, e ritorna al suo etimo proiettandoci fuori dal tempo.

Per la Redazione de Le parole di Fedro
il caporedattore - Sergio Daniele Donati

_______
Nell’ambito degli incontri di poesia di Area P, organizzati da Pino Landonio una volta al mese nella sala consiliare di Palazzo Marino, a Milano, Nicola Crocetti ha presentato domenica 13 ottobre 2024 la bellissima antologia da lui curata “Dimmi un verso anima mia” sulle voci poetiche di tutto il mondo dall’antichità ai nostri giorni.

In quell’occasione, che celebrava il centesimo appuntamento di "Area P," Crocetti si è soffermato in particolare, anche per il legame personale che lo legava a Ghiannis Ritsos, sulle vicende e le creazioni poetiche del Novecento greco (ha anche tradotto in italiano la ponderosa e magnifica Odissea di Kazantzakis).

Mentre ascoltavo, in quell’occasione, il suo magico racconto sono sgorgati in me i brevi versi che ho restituito a lui e che ripropongo in questo spazio di libera espressione e ricerca poetica.

Carlo Penati
________
La poesia consuma
la terra sotto i piedi
che frana, sbriciolandosi
sassolini rotolano nel vuoto
col suono eco di parole mute

           ________
Bocche capaci di baci,
braccia che amano braci

________
L’incubo di Ulisse Kazantzakis
La morte si stende al suo fianco
e addormentata sogna la vita
sussulta nel sonno
agitando le braccia
in una danza allegra
          
 ________
Leggo soltanto versi proibiti
quelli chiari, aperti, approvati
sanno di ovvio insipido sapore
 
________
Apre Ritsos uno spiraglio di porta,
la luce entra tagliando la stanza,
inspira a fondo il sapore dell’aria
che sa di erbe aromatiche
e di perdono
________
Alimento il coraggio del pensiero
col sangue ribollito dei ribelli

________
Tingo di donna te, amico
perché nessuno dubiti
del decoro del mio amore

           ________
Sono fatto per andare
di corte in corte
di oro in oro
di ballo in ballo.
Solo per andare.
________
Cerco le parole ad una ad una
con la frenesia sopita dei vecchi,
ricca solo di dimenticanza
______
NOTA BIOBIBLIOGRAFICA
Carlo Penati (Legnano 1954) è fondatore di Koinos, società di consulenza di direzione di Milano e insegna Economia, gestione e organizzazione aziendale all’Università Cattolica del Sacro Cuore. 
Ha scritto saggi ed articoli di management, di scienza della politica, di sociologia e di teologia.
Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, è stato fondatore e redattore della rivista di ricerche e studi letterari «Pianura». 
Sue poesie hanno ricevuto premi e menzioni in vari concorsi letterari. 
Nel 2008 ha vinto il 29º Premio Letterario Internazionale Città di Moncalieri con la poesia Le ruote della luna. 
Nel 2008 ha pubblicato, con Fara Editore, Vorrei imprimere un vuoto nell’aria e, con Anterem Edizioni, Cronaca in versi della giornata.
stampa la pagina

Commenti