(Redazione) - Fatuari - 03 - Dondolii e smembramenti

di Diego Riccobene Apancoméne era l’epiteto arcaico attribuito a un mito legato alla sfera di Dioniso e Arianna. La fanciulla Erigone, «colei che è nata all’alba», creduta epigonale della Signora del Labirinto presso l’isola rocciosa di Ikarion, era figlia di Icario/Iacchus (anche lui alter-ego: di Bacco, naturalmente). Costui portò il dono del vino presso quelle selvatiche contrade e in segno di gratitudine i pastori autoctoni, dopo aver libato il delizioso liquore e caduti nell’ebbrezza più detrimentosa, lo uccisero selvaggiamente e lo seppellirono. Una delle narrazioni eziologiche che riguardano la diffusione della vite in terra ellenica riporta il curioso fatto che la prima pianta di siffatta genìa fosse nata dal tumulo del dio. La sventurata fanciulla sua figlia, accompagnata dalla cagna Maira (o anche, nel corrispettivo maschile, Sirio) trova il cadavere del padre dopo una lunga erranza e, prostrata dal dolore della perdita, secondo una sinistra versione della vic...