Un addio barocco

"Autoritratto evanescente"
di Sergio Daniele Donati 

È là,
nell'incrocio esatto
tra suono e assenze
che prende forma
il canto dello stupore.
È al confine tra le paludi
di un pensiero blu
appena accennato
e l'abbozzo dell'ordine
supremo del desiderio
che geometrie auree
raccontano lievi la saga
di armonie celate.

È la che io mi perdo
e tu ritrovi in mia assenza
il piacere di pronunciare
un nome arso dai fuochi
di un'oblio senza fine.

È là che lascio
sia linda l'onda
e precario il richiamo;
là, sulla frontiera
tra il gioco della parola
e l'asfissia dei silenzi.

Vado per non tornare
e questo il corno inglese
non sarà mai capace
di raccontarlo a un mondo
ignaro del proprio nome.

______
Testo - inedito 2025 - 
di Sergio Daniele Donati 
stampa la pagina

Commenti